il futuro del centrodestra
Berlusconi, come cambia Forza Italia: "Partito con Meloni o...", grandi manovre
Le condizioni di Silvio Berlusconi sembrano in miglioramento, tanto che Gianni Letta ha affermato che "tornerà in campo. Sta meglio di quanto pensassi". Ma in molti nell'ambito del centrodestra riflettono sul futuro di Forza Italia. Francesco Verderami sul Corriere della sera, spiega che ora "si pone una delicata questione sui futuri equilibri del centrodestra. Che chiama in causa chi guida la coalizione", ossia Giorgia Meloni. "Presto o tardi si arriverà al bivio", e "la premier avrà un compito determinante nella scelta", si legge nel retroscena che vede due opzioni percorribili. La prima è quella di un "rassemblement, una sorta di Pdl 2.0 che sia funzionale all’ambizione di Meloni di costruire in Europa un «percorso comune tra Conservatori e Popolari», capace di guidare l'Unione". Strada non priva di ostacoli, elettorali (il sistema proporzionale favorisce coalizioni formate da più partiti), e strategici (Forza Italia fa parte del Ppe mentre FdI è nell’Ecr).
La seconda opzione, scrive Verderami, è quella "più accreditata": alle Europee i partiti del centrodestra andranno "al voto separatamente, scommettendo sul fatto che né il Pd «a trazione Schlein» né il Terzo polo possano insidiare il bacino elettorale di centro. Ma quello che accadrà dopo le Europee «andrà comunque deciso prima», spiega uno dei massimi dirigenti azzurri, che mette tra le «ipotesi» la nascita del «Partito Repubblicano, più volte evocato da Berlusconi»". In ogni caso, la famiglia del Cav e Antonio Tajani sembrano i cardini su cui poggerà l'evoluzione possibile di Forza Italia, mentre osservatori interessati dell'operazione sono Matteo Renzi e Carlo Calenda.
Vittorio Sgarbi, in un'intervista a Libero, afferma invece che "siamo al punto di svolta. Solo dieci giorni fa Berlusconi mi diceva di volersi occupare di più di sé stesso, della sua salute". Ma non lascerà la politica: "Mi parlava di pensare ad una 'Fondazione Forza Italia' da inserire dentro un grande nuovo Partito Repubblicano staccato da FdI e Lega. Una sorta di partito distintivo che arrivi fino a Calenda", commenta il sottosegretario alla Cultura.