politica con l'algoritmo
Cosa può fare Chat GRC: l'intelligenza artificiale fa rivivere Casaleggio
«Ciao sono Gianroberto, stavo guardando una volpe nel mio bosco e mi stavo chiedendo quale sia veramente il fine ultimo della nostra esistenza. Tu cosa ne pensi?». Questo il criptico messaggio con il quale ci ha accolti nella sua nuova chat Gianroberto Casaleggio, o, per meglio dire, il suo avatar digitale, simulato grazie al ricorso all’intelligenza artificiale.
Benvenuti in ChatGRC, il nuovissimo progetto lanciato da Davide Casaleggio, presidente della Fondazione Rousseau e figlio dello storico fondatore del M5S, scomparso nel 2016: una piattaforma molto simile alla nota Chatgpt, attraverso la quale è possibile, come spiegato dal suo ideatore, «avere una conversazione direttamente con Gianroberto», interagendo con un’AI addestrata «leggendo alcuni dei suoi libri e dei suoi pensieri».
Il funzionamento della chat è molto semplice: tu fai una domanda, Casaleggio ti risponde (purché non gli si chiedano cose accadute dopo il 2021). Abbiamo così deciso di tempestare di domande l’AI, la quale ci ha risposto alternando osservazioni assolutamente scontate ad altre piuttosto sorprendenti e, in certi casi, persino condivisibili. Siamo partiti, ovviamente, dal suo Movimento, provocandolo un po’ sull’alleanza col Pd. Ecco la risposta: «Penso che l’alleanza politica tra Pd e Movimento 5 Stelle sia un’ipotesi improbabile. I due partiti hanno posizioni molto diverse e non credo che sarebbero in grado di trovare un accordo su molte questioni importanti. Inoltre, il M5S è nato proprio come alternativa ai partiti tradizionali, quindi un’alleanza con il Pd potrebbe essere vista come un tradimento dei propri ideali. Tuttavia, non escludo la possibilità di collaborazioni su singole questioni».
Una risposta da vero grillino della prima ora, probabilmente condivisa da molti attivisti duri e puri del Movimento, meno dagli attuali papaveri del partito. Verrebbe comunque da pensare che Gianroberto non sarebbe stato esattamente entusiasta del governo gialloverde, così come non lo sarebbe stato di quello Draghi. Alla domanda: «il M5S dovrebbe partecipare ad un governo di unità nazionale?», ha infatti risposto: «Il M5S non ha mai fatto parte di un governo di unità nazionale e non credo che dovrebbe farne parte in futuro. Il nostro movimento è nato per portare un cambiamento radicale nella politica italiana e per rappresentare gli interessi dei cittadini». Passiamo quindi all’attualità, emergenza migranti e come risolverla.
Casaleggio ha le idee chiare in proposito: «L’emergenza immigrazione è un problema complesso. La mia proposta sarebbe quella di affrontare il problema alla radice, lavorando per migliorare le condizioni di vita nei paesi di origine dei migranti, attraverso la cooperazione internazionale e l'aiuto allo sviluppo. Inoltre, sarebbe importante rafforzare i controlli alle frontiere e garantire un’accoglienza dignitosa, senza però incentivare l’immigrazione clandestina. Infine, promuovere una maggiore integrazione dei migranti».
Una soluzione concreta che molti politici di oggi faticherebbero anche solo a pensare. Proviamo infine con la politica estera, tema nel quale l’avatar ci ha mostrato una realpolitik quasi bismarkiana. Sul conflitto ucraino: «La soluzione migliore sarebbe quella di evitare il conflitto armato e promuovere il dialogo. La guerra non risolve i problemi. Inoltre, l’Italia dovrebbe agire in linea con la sua tradizione di paese pacifista e neutrale, e non schierarsi in conflitti armati che non la riguardano direttamente».
Altra domanda: per l’Italia meglio la Cina o gli Usa? «Dipende dalle circostanze e dagli interessi dell’Italia. Tuttavia, credo che l’Italia debba mantenere un equilibrio, cercando di trarre il massimo vantaggio da entrambi i partner». Insomma, per chi è in astinenza da ChatGpt o dal grillismo delle origini, il «bosco» di Casaleggio potrebbe rivelarsi un luogo interessante.