ex capogruppo
Forza Italia, altri cambiamenti in vista: dove finisce Cattaneo
I cambiamenti all’interno di Forza Italia non finiranno qui. Dopo le nuove nomine - sette coordinatori regionali e il ritorno di Paolo Barelli, fedelissimo di Antonio Tajani, alla guida dei deputati al posto di Alessandro Cattaneo promosso vice coordinatore nazionale con la delega all’organizzazione del territorio - ci saranno altre novità. Ma, raccontano all’Adnkronos, bisognerà aspettare il rientro ad Arcore di Silvio Berlusconi, ricoverato da lunedì sera al San Raffaele per accertamenti e controlli dopo alcune aritmie (le dimissioni dall’ospedale sono attese domani, in tarda mattinata).
Secondo i rumors potrebbero essere nominati altri coordinatori regionali, sarà ridisegnata e aggiornata la mappa dei 25 Dipartimenti del partito (Cattaneo è attualmente il responsabile nazionale) e potrebbe cambiare anche la comunicazione del Cav. In particolare, raccontano, che Cattaneo potrebbe essere ‘risarcito’ anche con una presidenza di peso delle 4 Bicamerali che spettano a Forza Italia. Il capogruppo uscente alla Camera dovrebbe ottenere quella sulle questioni regionali, in un primo momento destinata ad un altro filoronzulliano.
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Il risiko delle Commissioni, infatti, che si intreccia con la partita più grande giocata sulla Vigilanza Rai, dovrà tener conto dei nuovi equilibri interni a FI emersi dal ‘ribaltone’ di sabato scorso. In base all’ultimo accordo nel centrodestra sulla formula di spartizione delle Bicamerali, al partito di Berlusconi andrebbero 4 presidenze: oltre alle questioni regionali promessa a Cattaneo, c’è anche la guida di Banche (in pole ci sarebbe il senatore veneto Pierantonio Zanettin, uno dei legali del Cav), Anagrafe tributaria e Insularità (quest’ultima ‘prenotata’ dai ‘governativi’ per Tommaso Calderone).