Ricostruzione
Antonio Tajani programma il dopoguerra: Ucraina opportunità per le imprese
La guerra in Ucraina non sembra essere arrivata a un punto di svolta. Anzi. Però la politica sta già immaginando un ipotetico futuro e dopoguerra. Quando le armi si fermeranno, infatti, sarà necessario ricostruire un intero Paese e le imprese italiane dovranno schierarsi in prima fila. «Prima o poi finirà la guerra in Ucraina e noi, che abbiamo fatto tanti sacrifici dal punto di vista economico per aiutare la popolazione civile, abbiamo accolto quasi 200mila ucraini in Italia, dovremo essere protagonisti della sua ricostruzione». Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando dalla sede di Confartigianato a Cividale del Friuli, sottolineando che a Roma si terrà a breve una grande conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina.
«Questa rappresenta un’opportunità e non possiamo lasciare la ricostruzione solo a imprese francesi, tedesche, americane o britanniche», ha detto il vicepremier, sottolineando che la Farnesina è già a lavoro insieme ad altri dicasteri «per organizzare questa grande conferenza per mettere in movimento un’azione italiana per la ricostruzione dell’Ucraina». «Questo credo che possa interessare il mondo dell’artigianato», ci sono «tante opportunità che dobbiamo saper cogliere», ha aggiunto Tajani, sottolineando che il compito del governo è quello di dare «copertura politica» alle aziende.