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Giorgia Meloni e von der Leyen, l'abbraccio prima del vertice

Di nuovo al centro il tema dell'Ucraina e l'intervento - da remoto - per l'ottava volta in un Consiglio europeo il presidente Zelensky, con l'inserimento dell'invio di un milione di munizioni a Kiev dal Fondo europeo per la pace, gli accordi commerciali con i Paesi terzi, mentre il capitolo migrazione non avrà nuove conclusioni o discussioni ma i leader, e l'Italia in primis, ascolteranno con attenzione le parole della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, sulle misure introdotte su impulso politico dei Ventisette nel vertice di febbraio.

Giorgia Meloni arriva a Bruxelles per la due giorni del Consiglio europeo. In agenda la guerra in Ucraina, l’energia e l'economia mentre, solo a margine, si parlerà della gestione dei flussi migratori. Sul fronte ucraino, i capi di Stato e di governo dei 27 ribadiranno la piena adesione alla causa di Kiev e la condanna nei confronti di Mosca. Von der Leyen accoglie il premier con un abbraccio caloroso e informale, segno di grande distensione prima dell'importante vertice tra le due leader .

Ci potrebbe essere un piccolo giro di tavolo ma l'Italia è pienamente soddisfatta delle scorse conclusioni, ora si tratta solo di metterle in pratica. E non a caso l'azione diplomatica del governo è riuscita non solo a far inserire il debriefing della presidente von der Leyen sulle azioni intraprese, ma anche la menzione della "rapida attuazione" delle misure e l'impegno a tornare sul tema nei vertici futuri su base regolare. Un risultato che fonti diplomatiche definiscono "incoraggiante". Al pranzo di lavoro con i leader ha partecipato anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che si è confrontato sulle principali questioni geopolitiche e sulle sfide globali.

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