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Tagadà, Mulè smonta i teoremi sinistri: "Governo diviso? Nessun voto in dissenso"

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Cita il celebre Ecce Bombo di Nanni Moretti, il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, per descrivere quanto avvenuto in Parlamento in occasione delle dichiarazioni della premier Giorgia Meloni per il Consiglio Ue, e rispedire al mittente l'opposizione che ha parlato di un governo diviso. Come noto molti ministri della Lega non erano presenti alla Camera e al Senato. Uno strappo? Un segnale del partito di Matteo Salvini alla premier sul tema degli aiuti all'Ucraina? "Saremmo all'applicazione in politica della riedizione di Ecce Bombo, e a quella battuta che dice: mi si nota di più se vengo, se non vengo o mi metto in disparte?", ironizza l'esponente di Forza Italia nel corso di Tagadà, il programma condotto da Tiziana Panella su La7. 

 

"Io penso che la politica è una cosa seria soprattutto quando si parla di governo - argomenta Mulè -  La Lega se avesse voluto manifestare il suo dissenso non lo avrebbe fatto con le figurine: chi c'è, cho non c'è....  Avrebbe fatto diversamente. Sto alla come dire nobiltà del Parlamento, quando sento" il senatore leghista "Romeo spiegare una posizione che all'evidenza non è sovrapponibile a quella della premier dico meno male che tutto ciò avviene nella lealtà della maggioranza", ossia nel dibattito parlamentare. 

 

La sinistra dimentica una cosa fondamentale. "La lealtà non è in un voto messianico come dei pecoroni", spiega Mulè, ma in un confronto franco e produttivo. La dimostrazione è che non c'è stato un esponente della Lega, ma anche di FdI e Forza Italia, "che abbia votato in dissenso cosa che invece abbiamo visto fino a qualche tempo fa a sinistra", conclude.  

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