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Ue, Meloni lancia l'allarme sul patto di stabilità: “Tragico tornare ai parametri precedenti”

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Giorgia Meloni è Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo, con una serie di argomenti all’ordine del giorno che hanno causato numerose polemiche in Italia nelle ultime settimane. “Quello dei migranti è un tema considerato oggi centrale, qualcosa che era impensabile fino a qualche mese fa e viene seguito passo passo dal Consiglio. Dal vertice mi aspetto passi concreti sulla base delle conclusioni dello scorso febbraio, posso dire che sono soddisfatta dall’ultima versione della bozza di conclusioni che sta girando. Nel testo si chiede alla Commissione di procedere spedita e rimanda la verifica al prossimo Consiglio Ue”, le prime parole della leader del governo italiano al suo arrivo in Belgio.

 

 

Meloni “confida” poi in una soluzione di “buon senso” sul tema delle auto e dei biocarburanti, con la ricerca di un compromesso sui carburanti sistemici e lo stop nel 2035: “Siamo in prima linea, la tesi che continuiamo a sostenere e che ribadiremo è che, fermo restando gli obiettivi della transizione che condividiamo, non riteniamo che l’Ue debba occuparsi di stabilire anche quali siano le tecnologie con le quali arrivare a quegli obiettivi. Ci sono delle tecnologie su cui Italia ed Europa sono potenzialmente un’avanguardia e decidere di legarsi a tecnologie sono di fatto detenute come avanguardia da nazioni esterne all’Unione è una scelta che non favorisce la competitività del nostro sistema. Ma mi pare una tesi di buon senso che confidiamo possa passare anche per quello che riguarda i biocarburanti”.

 

 

“Francamente non sono preoccupata dalle posizioni della Lega sull’Ucraina, la linea dell’Italia è chiara” assicura poi il premier sulla guerra, sottolineando pure che “al di là delle posizioni espresse del necessario richiamo a continuare a lavorare per la soluzione del conflitto, su cui tutti lavoriamo, il punto è capirsi su cosa sia utile”. Infine Meloni, che ha annunciato di essere in contatto con Emmanuel Macron, si è espressa sulla riforma del Patto di stabilità: “Ci sono sempre visioni abbastanza differenti, ma io penso che l’Ue debba imparare dai suoi errori, dal passato, dalla realtà che stiamo affrontando. Oggi a noi sono chiesti importanti investimenti per la transizione ecologica, digitale, per le catene di approvvigionamento strategico. Non si può pensare che investimenti necessari a rendere competitivi ii nostri sistemi non vengano tenuti in considerazione nella governance, per noi sarebbe tragico tornare ai parametri precedenti. Serve - chiosa la presidente di Fratelli d’Italia - una governance più attenta alla crescita economica e non solo alla stabilità. Ci sono passi in avanti ma bisogna lavorare ancora molto”.

 

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