Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Meloni alla Camera senza i ministri della Lega. Opposizioni scatenate, poi il colpo di scena

  • a
  • a
  • a

Giorgia Meloni siede al suo posto, al centro dei banchi del Governo, nell’aula della Camera nel corso del dibattito sulle comunicazioni della presidente del Consiglio sul prossimo Consiglio europeo. Al suo fianco il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il titolare degli Affari europei Raffaele Fitto. Spicca però l'assenza dei ministri della Lega, anche quando parla il deputato del Carroccio, Stefano Candiani. L’aula, in ogni caso, non registra il tutto esaurito: diversi gli scranni vuoti, eccezion fatta per file di FdI. La circostanza basata all'opposizione per gridare al governo "diviso". Inizia Carlo  Calenda. 

 

"La Lega assente dai banchi del Governo. L’intervento di ieri in Senato del capogruppo contro la linea della Meloni sull’Ucraina. Questo esecutivo è già in crisi. Per le ragioni sbagliate", scrive su Twitter il leader del terzo polo che pubblica una foto dei banchi del governo a Montecitorio, dove è presente la premier Meloni per il dibattito sulle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo. Si scatenano i terzopolisti: "Alla Camera oggi, come ieri in Senato, va in scena l’ammutinamento della Lega sull’Ucraina. Nessun ministro accanto alla Presidente del Consiglio, un solo intervento in aula. Di fatto Salvini esce dalla maggioranza su un tema cruciale, Meloni ne è edotta?",  affermano i deputati europei di Azione-Italia Viva Nicola Danti e Giosi Ferrandino.

 

"Non stupiscono le posizioni filo russe della Lega perché non sono una novità: la premier Meloni sa che all’interno della sua maggioranza ci sono posizioni differenti e che la loro grave spaccatura sulla guerra in Ucraina rappresenta un punto che ci indebolisce molto nel rapporto con l’Europa", attacca l’eurodeputata del Pd Irene Tinagli intervenendo in diretta a Omnibus, su La7. 

 

Il caso, tuttavia non sembra fondare su basi particolarmente solide. Anche ieri non c'erano esponenti leghisti dal governo al Senato. Tuttavia, a un’ora dall’avvio del dibattito alla Camera, ha fatto il suo ingresso in Aula il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, esponente del Carroccio. L’ingresso nell’emiciclo viene sottolineato dal deputato di Più Europa Benedetto Della Vedova: "Spero sia un caso che non vedo oggi, come ieri al Senato, nessun ministro leghista, non dico al suo fianco presidente, ma in Aula". In quel momento arriva Valditara e Della Vedova osserva: "Avremmo preferito ci fosse il ministro Salvini e che il ministro Valditara fosse arrivato prima...". 

 

 

Dai blog