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Rai nella bufera, esposto contro Lucia Annunziata: "Da trasmissione trash"
Dopo lo scambio tra Lucia Annunziata e la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Eugenia Roccella nel corso della puntata di «Mezz’Ora in Più» su Rai3 domenica, l’Associazione utenti dei servizi radiotelevisivi è intervenuta annunciando un esposto all’Autorità per le comunicazioni e una richiesta di incontro al CdA della Rai. «In un programma di informazione della rete pubblica, dove sono presenti ospiti istituzionali e rappresentanti di Governo e Parlamento, non è tollerabile l’utilizzo di linguaggi scurrili», ha spiegato l’Associazione all’agenzia Adnkronos.
Poi sottolinea: «I termini utilizzati da Lucia Annunziata nel suo sfogo sono forse più adatti a trasmissioni trash come il "Grande Fratello", e oltre ad essere inopportuni potrebbero rappresentare una violazione delle norme che regolano il servizio pubblico radiotelevisivo». Per tale motivo l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi ha deciso di presentare una segnalazione all’Agcom, chiedendo di aprire una indagine sull’episodio «e verificare se l’utilizzo di parolacce durante un programma di informazione Rai possa rappresentare una violazione della normativa in materia», spiega.
«L’associazione inoltre, anche a seguito dei gravi casi di Sanremo su cui indagano Agcom e Procura, ha chiesto ai componenti del CdA Rai un incontro urgente». Anche Fratelli d’Italia critica il comportamento di Lucia Annunziata. «È davvero inaccettabile quanto avvenuto ieri durante la trasmissione "In mezz’ora" -scrivono in una nota i componenti della commissione di Vigilanza - La conduttrice ha più volte interrotto il ministro Eugenia Roccella impedendole di parlare, fino a scivolare nella volgarità. Che senso ha invitare un esponente politico, peraltro ministro, ad un’intervista e poi impedirgli di parlare perché non si condividono le sue tesi? Faziosità e ideologia si pongono agli antipodi rispetto al servizio pubblico, Lucia Annunziata si è resa protagonista di una pessima pagina del giornalismo e dell’emittente pubblica. È arrivato il momento di cambiare pagina, il rispetto dei contribuenti che pagano il canone Rai non può più venire meno». Replica il deputato del Pd Francesco Boccia: «Lucia Annunziata è vittima di editti. Lo diciamo con chiarezza alla destra: gli editti bulgari si sono ritorti contro la destra. Non consentiremo di minacciare nessun giornalista. Annunziata non ha bisogno di essere difesa da noi, si difende con la sua storia».
E il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni rincara: «Le minacce di Gasparri e della destra a Lucia Annunziata rendono bene l’idea di quali siano le intenzioni della maggioranza nei confronti del servizio pubblico e del pluralismo radiotelevisivo. Al netto delle ridicole accuse di stalinismo che si commentano da sole, la pratica delle minacce ai giornalisti è grave e va respinta con forza». Immediata la replica di Maurizio Gasparri, senatore di FI: «Fratoianni è un parlamentare, si dovrebbe rivedere la trasmissione per accorgersi che nessuno minaccia l’Annunziata, che tanto fa quello che le pare da decenni in Rai, con la Rai e della Rai, ma che è lei che minaccia il Parlamento, irridendole Commissioni che votano e sognando un mondo in cui il Parlamento voti solo come dice lei, "Marchese del Grillo" degli schermi e della politica. Quindi Fratoianni difenda la sovranità del Parlamento invece di quella dei suoi amici televisivi».