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Giornate nazionali, gara dei partiti per istituirle: dalle donne nei fumetti alla scrittura a mano

Dario Martini
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Sono 34 i progetti di legge presentati da inizio legislatura per introdurre nuove «giornate nazionali». Il calendario è già affollato di date celebrative, ma i partiti non si stancano di chiederne altre. Molte sono sicuramente proposte encomiabili. Spesso è utile sensibilizzare l’opinione pubblica su alcuni temi importanti. C’è, ad esempio, chi vuole istituire la giornata della lotta contro la mafia (Salvatore Caiata, FdI) o quella per la donazione del midollo osseo (Elisa Pirro, M5S). Oppure la «giornata della vita nascente», per cui si contano ben quattro proposte in questo senso tra Camera e Senato, presentate da Lorenzo Cesa (Udc), Maurizio Gasparri (Forza Italia), Carolina Varchi (FdI) e Isabella Rauti (FdI).

Ma non mancano neppure proposte singolari, che affrontano temi molto spesso ritenuti marginali. Salta all’occhio, ad esempio, l’idea di introdurre una giornata dedicata ai «figli d’Italia». Il progetto di legge è stato presentato il 6 marzo, a prima firma del senatore Andrea De Priamo. (FdI). Come si legge nel testo, «nel nostro ordinamento sono celebrate la festa dei papà, delle mamme e dei nonni, mentre alcun formale riconoscimento è attribuito ai figli. Il presente disegno di legge intende, quindi, colmare una lacuna, prevedendo, da una parte, l’istituzione di una Giornata nazionale per celebrare la festa dei figli d’Italia, individuata nel giorno 15 giugno di ciascun anno e, dall’altra, il riconoscimento di un premio alle dieci azioni, valutate particolarmente meritevoli, intraprese dai figli in favore della famiglia o della collettività».

C’è anche chi, come la deputata Federica Onori (M5S), che vuole dedicare un giorno dell’anno «alla celebrazione delle donne protagoniste del mondo del fumetto». La sua proposta non è ancora stata assegnata in commissione e, quindi, non è ancora dato sapere bene come si articolerà questo disegno di legge, se intenda ad esempio valorizzare il ruolo di Eva Kant in Diabolik o Valentina di Manara. Mentre la deputata Monica Ciaburro di FdI vuole istituire la giornata nazionale della scrittura a mano. È sicuramente vero che le nuove generazioni hanno perso ormai l’abitudine ad utilizzare la penna, ormai sostituita dalla fredda tastiera. Tanto che, in considerazione dell’importanza della scrittura a mano nel preservare parte della storia della lingua italiana - si legge nel testo della proposta - e tenuto conto del valore della calligrafia e della scrittura per lo sviluppo delle capacità cognitive e creative e stante il valore storico della calligrafia nella storia italiana ed occidentale ed il suo valore storico come elemento di rappresentanza della cultura italiana, nonché dato il valore della scrittura nel ridurre e contrastare l’analfabetismo, la Repubblica promuove tutte le iniziative necessarie per valorizzare la scrittura a mano».

La senatrice Anna Maria Fallucchi (FdI), invece, si propone di promuovere, sostenere e valorizzazione le manifestazioni in abiti storici e le rievocazioni storiche. Mentre il collega Marco Croatti del M5S vuole istituire «la giornata nazionale per il diritto al divertimento in sicurezza». L’intenzione è lodevole, dal momento che si pone l’obiettivo di sensibilizzare i giovani su fatti come la tragedia di Corinaldo dell’8 dicembre 2018, dove morirono sei persone. Il divertimento in sicurezza, si legge nel testo, è «prerogativa imprescindibile per tutti, strettamente connesso al raggiungimento della felicità individuale e al benessere collettivo, in altri termini rientra tra gli elementi fondanti della libertà».

Alessandro Battilocchio di Forza Italia, invece, è promotore della giornata nazionale dei diritti degli utenti e dei consumatori. In realtà, questa ricorrenza esiste già. Cade il 15 marzo di ogni anno. E viene celebrata a livello mondiale. Il deputato azzurro, sensibile al tema, intende rafforzare l’importanza di questa giornata, fissandola ufficialmente anche su base nazionale. Infine, c’è la senatrice Cristina Cantù della Lega, che ha presentato un disegno di legge affinché la Repubblica riconosca «il 25 gennaio di ciascun anno quale giornata nazionale per la prevenzione veterinaria», per sostenere «ogni iniziativa utile a sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione veterinaria e della medicina preventiva veterinaria, secondo l'approccio integrato "One Health" per la salute delle persone, degli animali e dell’ambiente, al fine di promuovere benessere e longevità sana nella popolazione».

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