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Camera, primo duello Schlein-Meloni. Piddina zittita: “Italiani più poveri per colpa vostra”

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Segue con attenzione tutti gli interventi e, ogni tanto, corregge a penna e lima il suo question time. Elly Schlein esordisce con grande attenzione, in aula alla Camera, come segretaria del Pd alla seduta di Montecitorio dedicata alle interrogazioni rivolte a Giorgia Meloni. La segretaria dem siede al suo scranno, tra Chiara Gribaudo e Debora Serracchiani, e non perde un intervento. Tra gli altri, dedica più di un applauso al ‘qt’ dei Verdi sulla transizione ecologica e a quello del M5S sul caro mutui. Con il premier, seduta a pochi metri da lei sui banchi del governo, nemmeno uno sguardo durante la seduta. Concentratissima, Schlein si concede solo qualche breve sorso d’acqua. 

 

 

«Signora presidente», esordisce richiamando il premier che intanto prende appunti, ma che si interrompe subito per seguire le parole della leader dem. «Noi ci siamo», per il salario minimo e il congedo paritario, dice Schlein. Meloni, tra gli applausi di Fratelli d’Italia, richiama alla responsabilità «chi ha governato sino ad ora», per i tagli ai salari. La leader dem segue con attenzione le parole del presidente del Consiglio.

 

 

Meloni conta sul supporto deciso di FdI, con i deputati che a un certo punto si alzano anche in piedi per una standing ovation. Dai banchi dem, alle dichiarazioni del premier, replica platealmente Peppe Provenzano mettendosi le mani nei capelli. «Le sue parole non ci soddisfano», sentenzia Schlein affondando: «Ora ci sono io all’opposizione, a voi tocca dare risposte». Quando replica la segretaria dem, il premier risponde ad alta voce ma fuori microfono, «questo l’ho detto!». Schlein, riferisce Adnkronos, finisce tra gli applausi dei deputati dem e tra i ‘buuu’ di FdI sui diritti dei figli delle coppie gay che la stessa Meloni ‘seda’ a gesti. A stringere la mano alla segretaria, tra gli altri, Enrico Letta. Il primo round tra le due si è concluso.

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