Pagano i cittadini
Roma, circolo Pd moroso. Ira dei condomini: travolti dai debiti dem
Torpignattara, quartiere popolare del quadrante est di Roma, c’è un circolo del Partito Democratico che a quanto pare non pagherebbe le rate condominiali da cinque anni, raggiungendo così una morosità complessiva di circa 10mila euro. Un debito che rischia di ricadere interamente sulle spalle degli incolpevoli e sfortunati condòmini, i quali, dopo aver cercato di contattare più volte - e senza successo - il partito dem, hanno pensato di rivolgersi ad un programma televisivo, nel disperato tentativo di risolvere in qualche modo la situazione. Questa la breve e per molti versi paradossale sinossi della storia che andrà in onda questa sera all’interno del format tv Mediaset «Le Iene», ormai da diversi anni divenuto in questo strano Paese una delle poche risorse a disposizione dei cittadini per far sentire la propria voce. A raccontarla sarà la iena Filippo Roma, il quale, dopo aver raccolto l’appello e le testimonianze degli sfortunati vicini di casa del Pd, ha intercettato gli alti papaveri del partito - riunitisi domenica scorsa nel centro congressi la Nuvola per l’investitura della neo segretaria Elly Schlein, - in cerca di risposte. Ma andiamo con ordine.
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Per prima cosa, è bene sapere che Torpignattara è un quartiere in cui il Pd e in generale la sinistra ha sempre registrato un alto consenso e in cui le ultime primarie sono state stravinte da Schlein, la quale, nel circolo in questione, ha raccolto ben 370 voti su 456 votanti. Un sostegno popolare che però il partito, stando a quanto raccontato da Le Iene, non avrebbe affatto ricambiato, almeno nel caso del condominio protagonista di questa storia, i cui abitanti, oggi, sono arrivati al limite della sopportazione. «Il problema di questo circolo – racconta l’inquilina Eleonora a Filippo Roma - è che il Pd non paga le rate condominiali da 5 anni, per cui ci stanno mettendo nella condizione di dover sostenere noi queste spese. Parliamo di un debito di più o meno 10mila euro, sono un sacco di soldi». Le parole degli inquilini intervistati oscillano tutte tra la delusione e la rabbia: sia per il senso di ingiustizia che questa situazione inevitabilmente emana; sia perché, da queste parti, 10mila euro sono tanti, troppi soldi; e sia perché ad aver generato questa situazione sarebbero state le mancanze di un partito che si è sempre dichiarato (in teoria) vicino alle classi popolari. Ma a far arrabbiare i condòmini è stata anche la prolungata assenza di risposte da parte del Pd: «Noi – prosegue Laura - abbiamo fatto anche dei decreti ingiuntivi per recuperare questa morosità, ma non abbiamo avuto risposta. Zero. Neanche quando abbiamo provato a contattarli». Il risultato è che oggi gli inquilini rischiano di dover pagare 1.000 o anche 1.500 euro ciascuno per un debito non loro: «pagare quei soldi per noi è un problema – conclude Laura -. Perché è uno stipendio. Ed è impensabile pagare 1.500 euro per chiudere i buffi di un partito».
«Come partito di sinistra dovrebbero darci l’esempio e invece in questo caso siamo noi che glielo stiamo dando – aggiunge Maria Grazia -. Qua ci sono famiglie che stanno veramente messe male per colpa loro. Noi non abbiamo più soldi per pagare e siamo al limite della sopportazione». Un altro condomino, poi, decide di lanciare un appello direttamente alla Schlein: «Ciao Elly - dice guardando in camera - è abbastanza grave che un partito storicamente attento ai bisogni delle fasce più deboli si trovi in una situazione così scomoda da dover mettere le mani in tasca alle famiglie in un quartiere proletario come quello di Torpignattara. Chiediamo che ci vengano restituiti i soldi credo in te sono certo che sarai capace di risolvere la situazione». Dopo aver raccolto le testimonianze degli inquilini, Filippo Roma si è quindi recato al congresso del Pd per sottoporre il problema ai maggiorenti del partito, rincorrendoli qua e là per tutta La Nuvola. Ma le risposte alle sue domande, tra una scrollata di spalle e un sorriso di circostanza, si sono rivelate per gli inquilini a dir poco insoddisfacenti. Eccone alcune di quelle che andranno in onda: «grazie, mi informo» (Debora Serracchiani); «hanno ragione, devono pagare, grazie» (Roberto Speranza); «adesso verrà gestita la cosa, grazie» (Enrico Letta); «compagni di Torpignattara, lunedì vi contatteremo e ci spiegherete che cosa è successo» (Francesco Boccia); «Bisogna sempre onorare i debiti... bisogna pagare le spese del condominio per essere più credibili dopo a guidare il paese. Mi occuperò, glielo prometto» (Stefano Bonnacini); «buongiorno» (Elly Schlein mentre si allontana).
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