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Sondaggio Pagnoncelli e leader: Schlein insegue Meloni piace di più

Giada Oricchio
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Giorgia Meloni piace di più: prima per distacco nel gradimento degli italiani. Elly Schlein insegue. Lo rivela un sondaggio di Nando Pagnoncelli, istituto Ipsos, per il “Corriere della Sera” che ha intervistato 2.000 persone (su 10.034 contatti), un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne secondo alcuni parametri. La novità di una donna alla guida del Pd suscita grande interesse: il 25% degli interpellati esprime gradimento positivo, il 45% dà un giudizio negativo e il 30% “non la conosce o non sa”.

Dunque, se si esclude chi non sapeva dell’esistenza di Schlein, l’indice di gradimento si attesta a 36 cioè al secondo posto dietro la premier Meloni al comando della graduatoria di popolarità dei leader con indice 52. Al secondo posto Schlein, al terzo Giuseppe Conte (29) e Matteo Salvini a pari merito con Silvio Berlusconi (27).

Scendendo nel dettaglio del rilevamento demoscopico Ipsos, la segretaria dem raccoglie consensi tra “elettori di età più elevata, più scolarizzati (laureati o diplomati), più abbienti, residenti nei capoluoghi”. Se ne deduce che deve lavorare per conquistare i giovani e i ceti meno abbienti, soprattutto nelle aree rurali e nei piccoli Comuni, archiviando l’immagine di partito elitario.

La seconda domanda è: Elly Schlein riuscirà a cambiare il Pd? Il 32% ritiene che sia “molto probabile”, il 33% è “scettico” e il 35% “sospende il giudizio”. Tra gli intervistati prevale l’idea che i dem guidati da Schlein troveranno un’identità ben definita: “saranno più vicini alle tematiche ambientali (36%), più di sinistra (33%), più attento alle istanze dei giovani (28%), più vicino ai ceti deboli (25%), più capace di comunicare chiaramente le proprie idee (25%), più radicale (24%)”. Il sondaggio di Pagnoncelli si occupa anche delle alleanze: sarà rivalità o comunione con il M5s di Giuseppe Conte? Su questo punto gli italiani sono molto incerti: “Alleanza strategica limitata alle elezioni locali (preconizzata dal 20%), coalizione che si candida a guidare il Paese (18%) o collaborazione solo su alcuni temi specifici (16%).

L’incertezza riguarda anche l’elettorato dem: 33% prevede un’alleanza in ambito locale mentre il 30% prefigura un’alleanza finalizzata alla guida del Paese; tra i M5S, invece, l’ipotesi di un’alleanza solida per un’alternativa di governo è quella più gettonata (41%)”. Molto meno probabile un accordo con il Terzo Polo.

Sta di fatto che Elly Schlein è chiamata a una grande scommessa: “All’opportunità di conquistare elettori attingendo al bacino degli astensionisti nonché a quello del M5S e delle forze di sinistra, si contrappone il rischio di perdere l’elettorato più ‘moderato’, con la concreta possibilità che si tratti di un gioco ‘a somma zero’”. Le elezioni europee 2024 faranno chiarezza.

 

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