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Omnibus, Centinaio non si nasconde sui migranti: cosa non torna sulla nave partita dalla Turchia

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Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato ed esponente della Lega, è ospite nella puntata del 9 marzo di Omnibus, il talk show mattutino di La7 condotto da Gaia Tortora, e si sofferma su alcuni punti oscuri della vicenda che ha portato alla morte di oltre 70 persone nei pressi di Cutro in Calabria: “Ci sono delle falle e dei buchi nel processo di salvataggio e di controllo, sono il primo a dire di cambiare le regole. Ma contemporaneamente mi faccio anche una domanda su una barca partita dalla Turchia e che ha attraversato mezzo Mediterraneo e nessuno se n’è accorto. L’altra domanda che ci stiamo facendo tutti è quanto carburante tiene un caicco, tanto da riuscire ad arrivare dalla Turchia all’Italia? Chi si occupa di caicchi si fa delle domande. Io non so dare una risposta”.

 

 

“Chi può entrare nel nostro Paese allora?” domanda allora Tortora sul tema migranti. Centinaio replica: “Entra chi ha diritto ad avere dei diritti umanitari, i rifugiati. Sugli altri in base a delle richieste, quindi c’è da modificare la Bossi-Fini eccetera. Il resto no. Se io scappo da un Paese dove oggettivamente non ci sono problemi di dittatura, di guerra, di atrocità se vuoi entrare in Italia lo fai chiedendolo. Non prendendo un barchino e andando in mare. Negli altri paesi civili non succede. Se chiedono di entrare - sottolinea il senatore leghista - ci sono delle quote precise. Vogliamo ampliare le quote e rendere più snella la possibilità di entrare in Italia?”.

 

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