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Emergenza migranti, Palazzo Chigi blinda Piantedosi. Salvini vede Meloni

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Tragedie di migranti come quella di Crotone non devono più ripetersi. Ne è convinta Giorgia Meloni, lo sostiene anche Ursula von der Leyen. «Abbiamo il dovere morale di agire per evitare simili tragedie che purtroppo si verificano troppo spesso», scrive la presidente della Commissione europea nella risposta alla lettera della premier scritta all’indomani del naufragio di Steccato di Cutro che ha causato almeno 72 vittime. «Il sostegno e i contributi degli Stati membri, tra cui l’Italia, sono molto apprezzati», aggiunge von der Leyen. A suo dire, inoltre, «dobbiamo coordinare le nostre azioni con i partner chiave per prevenire partenze irregolari e salvare vite umane in mare». La numero uno della Commissione Ue mette nero su bianco anche che «la migrazione è una sfida europea che richiede una soluzione europea». Occorre poi «avanzare sul nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo è essenziale se vogliamo interrompere il ciclo di soluzioni frammentarie che non portano progressi sufficienti», ma anche «intensificare la cooperazione con i principali partner del Nord Africa».

Palazzo Chigi esprime «grande soddisfazione» per le parole di von der Leyen da cui «emerge la piena consapevolezza di come vi sia la necessità di una concreta e immediata risposta europea in tema migratorio». Il dossier migranti è caldo. Sarà il più scottante sul tavolo del Consiglio dei ministri di giovedì a Cutro ed è stato anche oggetto dell’incontro fra Meloni e il vicepremier, Matteo Salvini, a Palazzo Chigi. Fonti della maggioranza parlano di «compattezza della coalizione» e di un incontro «cordiale e concreto», in cui è stata confermata «piena sintonia» anche in vista di nuovi provvedimenti che saranno all’attenzione del Cdm in Calabria.

 

 

 

Ma non finisce qui perché è stata anche la giornata dell’informativa del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, prima alla Camera e poi al Senato. Le opposizioni incalzano il titolare del Viminale sulla catena di comando dei soccorsi, la maggioranza fa quadrato attorno al ministro. Palazzo Chigi, allora, in una nota «si unisce al cordoglio espresso in Parlamento» da Piantedosi per «la tragedia» di Cutro. In sostanza, lo "blinda". E sostiene che «il naufragio non può quindi essere responsabilità della Guardia costiera né della Guardia di Finanza che hanno operato con correttezza. Come ha sottolineato il ministro Piantedosi, non ci sono state carenze nelle operazioni di soccorso».

Non la pensano così le opposizioni. L’informativa di Piantedosi? «Un'occasione sprecata per rispondere ad alcune domande molto precise: chi ha deciso intervenisse la Guardia di Finanza e non la Guardia costiera?», sbotta la segretaria del Pd, Elly Schlein. Che poi rincara la dose: «Vogliamo avere chiarezza sulla dinamica e la linea di comando, chiarendo le responsabilità del ministero dell’Interno ma anche di Salvini e Giorgetti». E sul Cdm a Cutro attacca: «Voglio sperare che il governo non abbia in testa di portare a Cutro la riforma del Reddito di cittadinanza». Dal canto suo, il leader di Italia viva, Matteo Renzi, si dice non «convinto per niente» dalle parole di Piantedosi, di cui non ha gradito neanche il tono, «non voglio dire baldanzoso ma qui ci sono 72 morti e tante bare bianche piccoline». «Se esce la Guardia di Finanza per fare un’operazione di polizia e deve tornare indietro perché il mare è alto, perché non esce la Guardia costiera?», incalza l’ex premier. Di «risposta balbuziente» alla tragedia parla Vittoria Baldino (M5S). «C’è la chiara responsabilità politica» di Meloni, «che ha deciso di mimetizzarsi e autoassolversi», sottolinea la vicecapogruppo pentastellata alla Camera. «Ma dov’è Matteo Salvini? Perché continua a scappare dal Parlamento come un coniglio? Se non sa prendersi le sue responsabilità, si guardi allo specchio e si dimetta», il suo appello. Chi chiede le dimissioni del ministro delle Infrastrutture «o è ignorante o è in malafede», la replica a distanza dello stesso Salvini.

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