Meloni e Salvini, vertice a Palazzo Chigi. "Piena sintonia", la risposta a Pd-M5s
C'è "piena sintonia" tra la premier Giorgia Meloni e il ministro e vicepremier Matteo Salvini che oggi, al termine di una giornata caratterizzata dall'informativa di Matteo Piantedosi sul caso Cutro alla Camera e al Senato, hanno avuto un incontro "cordiale e concreto". Un vertice che, secondo quanto si apprende, è stata l’occasione per fare il punto della situazione con particolare riferimento al dossier-immigrazione. È stata confermata "piena sintonia", anche in vista di nuovi provvedimenti che saranno all’attenzione del prossimo Consiglio dei Ministri di giovedì proprio a Cutro, fanno sapere fonti della maggioranza che sottolineano la "compatezza della coalizione". Una risposta alle critiche durissime dell'opposizione sulla gestione del dossier immigrazione.
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Il ministro dell'Interno alle Camere ha spiegato che "quella di Cutro è una tragedia che ci addolora profondamente, anche sul piano personale" e ha rinnovato "il cordoglio, mio e di tutto il Governo, per le vittime di questo ennesimo e tragico naufragio". Un naufragio - chiarisce il titolare del Viminale - causato da una "virata azzardata" degli scafisti che hanno messo in atto tutta una serie di espedienti per "evitare di essere intercettati dalle forze dell’ordine" e che invece hanno condannato a morte oltre 70 persone. Piantedosi torna a difendersi dagli attacchi alle sue dichiarazioni: "Alla gravità di questa condotta criminale - spiega il ministro - facevo riferimento quando, con commozione, sdegno e rabbia e negli occhi l’immagine straziante di tutte quelle vittime innocenti, ho fatto appello affinché la vita delle persone non finisca più nelle mani di ignobili delinquenti, in nessun modo volendo colpevolizzare le vittime".
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E respinge al mittente anche le accuse relative alla macchina dei soccorsi. "Le modalità tecnico-operative dei salvataggi non possono essere in alcun modo sottoposte a condizionamenti di natura politica o a interventi esterni alla catena di comando", sottolinea. Ricordando che dal 22 ottobre sono stati salvati 36.484 migranti rilancia: "Sostenere che i soccorsi sarebbero stati condizionati o addirittura impediti dal Governo costituisce una grave falsità che offende, soprattutto, l’onore e la professionalità dei nostri operatori impegnati quotidianamente in mare, in scenari particolarmente difficili".