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Duello Bonaccini-Schlein, sinistra senza speranza: "Meloni può stare tranquilla"

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"Inadeguati". I giudizi che arrivano dopo il confronto tv tra Stefano Bonaccini e Elly Schlein da ambienti anche diversi che gravitano intorno al Pd non sono dei migliori. I duellanti delle primarie del Pd non si sono "scoperti" per motivi tattici, ma così facendo non hanno scaldato il mondo dem che domenica sarà chiamato a decidere ai gazebo il nuovo segretario del Pd. Claudio Velardi, l’ex dalemiano esperto di comunicazione politica, ha commentato: "Sono entrambi così poco adeguati all’impresa che mi mancano anche le parole per dirlo. Mi rifaccio alla meravigliosa sintesi di Mattia Feltri ieri: 'Devo dire che con due così mi sento molto più tranquillo, e Meloni idem'". "Finita l’ammuina delle primarie, qualunque sia il suo segretario si alleerà con il Movimento Cinque Stelle", è la profezia di Velardi secondo quanto riporta il Giornale.

 

"Non è tanto un problema di adeguatezza alla leadership dei due candidati, ma di che idea di partito hanno in testa", afferma Claudia Mancina ex parlamentare Pd che vede nel rincorrere partiti populisti di sinistra come lo spagnolo Más uno dei maggiori problemi del Nazareno.

 

Intanto dalla galassia Dc moderata Marco Follini afferma su Bonaccini e Schlein: "Due figure agli antipodi. Uno è il prototipo del buon amministratore, solido e capace ma lontano dai voli della fantasia". L’altra è "dedita piuttosto alla mediaticità, al nuovismo, alla rincorsa del futuro, con un certo gusto per lo scandalo". Bonaccini professionista senza guizzi, Schlein, "una professionista dell’arte del dilettantismo". Insomma dalla padella alla brace?

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