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Tagadà, Emiliano difende la libertà di pensiero di Berlusconi sull'Ucraina

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Michele Emiliano non la pensa affatto come Silvio Berlusconi sull’Ucraina e sul conflitto con la Russia, ma difende la sua libertà di poter esprimere un giudizio senza ritorsioni politiche. Il governatore della Puglia è ospite in collegamento dell’edizione del 17 febbraio di Tagadà, programma tv di La7 condotto da Tiziana Panella, e affronta le conseguenze delle parole leader di Forza Italia, contrastato con fermezza dal PPE: “Sono due giorni che sto parlando ‘a favore’ di Berlusconi. Ieri ho dovuto spiegare a tutti che l’assoluzione di una persona innocente è la migliore delle notizie che un processo possa dare. Berlusconi è Forza Italia, un partito che non esiste senza di lui, non ha nessuna capacità di entrare nelle case degli italiani e di dare il senso della propria presenza, una cosa evidente a tutti il fatto che Forza Italia non può prescindere da Berlusconi. Il partito popolare europeo ragiona con Berlusconi, non con il governo italiano. Weber, che fa parte di un partito politico e di una federazione di partiti popolari, giustamente ha detto a Berlusconi che sull’Ucraina non è questa la posizione del partito popolare”. 

 

 

“Dobbiamo ammettere - sottolinea Emiliano - che Berlusconi ha detto delle cose nell’esercizio della sua libertà, queste cose vanno criticate sicuramente, io non sono d’accordo con quanto ha detto Berlusconi, ma non lo si può mettere a tacere e chiudere la partita come se avesse commesso un sacrilegio. Ha un punto di vista, lui è un vecchissimo amico di Vladimir Putin, come tutto il centrodestra prima della guerra era legatissimo a Putin, sia Giorgia Meloni, che Matteo Salvini e Berlusconi. I russi hanno sempre molto investito sulle destre in Italia. È evidente che il riposizionamento della destra italiana, anche dovuto alle nostre alleanze nella Nato, è totale, ma Berlusconi continua a pensarla a modo suo. Voi al posto di Berlusconi vi fareste dire che cosa deve pensare? È un uomo che ha fatto tantissimo per il centrodestra, non deve - conclude l’ex magistrato ed esponente del Pd - praticare la libertà di pensiero ora?”.

 

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