dopo le primarie
La sinistra prova la rivoluzione per salvarsi: le mosse di Bonaccini e Calenda
La sconfitta alle elezioni regionali nella Lombardia e nel Lazio può stravolgere gli equilibri all’interno delle opposizioni. Il Terzo Polo è il vero grande sconfitto delle urne, con pessimi risultati in entrambe le regioni, aprendo nuovamente i discorsi sul futuro. A delineare gli scenari è Affari Italiani, che spiega come nell’alleanza tra Italia Viva ed Azione ci si auguri il successo di Stefano Bonaccini alle primarie del Partito Democratico, gradito per il suo profilo moderato e riformista. Il piano, viene spiegato, è quello di “costruire un'alternativa col tempo alla destra di Giorgia Meloni e Matteo Salvini abbandonando il Movimento 5 Stelle e la bicicletta Sinistra Italiana-Verdi (AVS)”.
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Poi il sito va avanti nel suo retroscena: “Qualche settimana fa il Terzo Polo puntava su Elly Schlein per sperare in una scissione verso il centro da parte di Base Riformista. Ora è tutto cambiato”. La potenza del centro non va oltre un 10% di consensi e ci si è resi conto che per avere un peso decisivo dal punto di vista politico bisogna costruire un’alleanza di centrosinistra, mettendo dentro al progetto anche +Europa. “Il piano è quello di costruire e organizzare un'alternativa di Centrosinistra, europeista, moderata e non urlata. Se vince Bonaccini, quindi, si va verso la costruzione di un rassemblement con Azione-Italia Viva, in cui Moratti avrà un ruolo, e Più Europa. Mollando così Giuseppe Conte e il suo M5S uscito con le ossa rotte dalle urne ma mollando anche Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli”, la spiegazione di Affari Italiani sul progetto di Carlo Calenda e del resto dell'opposizione per cercare di porre un freno al successo travolgente della coalizione di centrodestra.