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Sanremo 2023, Salvini: "Una riflessione va fatta". Tremano i vertici Rai
Una "riflessione" sui vettrici Rai va fatta. Matteo Salvini, a margine di una cerimonia per i 100 anni dalla nascita di Zeffirelli, a chi gli ha chiesto un commento sul Festival di Sanremo ha risposto: "Non ho visto la finale, ho fatto due passi per Firenze. È molto più bello il centro di Firenze che altro. Ho scoperto chi ha vinto stamattina, auguri a chi ha vinto. Non commento altro, sicuramente una riflessione sulla gestione Rai nel suo complesso andrà fatta".
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Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture spiega: "Ho avuto tanti e tali impegni che non ho avuto tempo di occuparmi di altro, ho guardato l’esibizione di Albano e ieri sera la mia compagna mi ha fatto sentire Gino Paoli. Io sono, come dice mio figlio, vecchio e quindi mi piacciono questi artisti. Poi ce ne sono altri, Tananai e Ultimo sono quelli che sulle radio mi piacciono di più", ha aggiunto.
Intanto all'opposizione temono un colpo di spugna sui vertici Rai dopo le polemiche che anni caratterizzato il Festival, partito con Mattarella e Benigni e finito con i comizi di Fedez: "Non ho ben capito: ma fa più scandalo il normalmente scandaloso Fedez che strappa, in modo plateale e da censurare, la foto di un signore in divisa nazista oppure il sottosegretario di Stato Bignami che qualche anno fa era dentro quella divisa? Per molto meno, decisamente meno, in qualunque democrazia occidentale si sarebbero chieste le dimissioni del sottosegretario e dopo, ma solo dopo, si potevano mettere in discussione i responsabili di Sanremo e della Rai", afferma Osvaldo Napoli della segreteria nazionale di Azione. "Se Bignami resta al suo posto e si rimuovono i vertici della Rai, allora siamo in presenza di un potere arrogante che usa il sopruso e il bavaglio come strumenti ordinari di governo", conclude.