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Giorgia Meloni stronca Michel, il retroscena sul vertice europeo: "Puoi pure dormire..."

Giada Oricchio
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Una Giorgia Meloni pragmatica e non diplomatica mette a nanna Charles Michel. Sono giorni di tensione per l’Italia in Europa: prima il vertice Francia-Germania-Ucraina da cui il governo guidato da Fratelli d'Italia è stato escluso, poi le scintille con il presidente francese Emmanuel Macron e infine il botta e risposta con Charles Michel, presidente del Consiglio europeo. Il “Corriere della Sera” ha rivelato un gustoso retroscena: è l’1 e 30 di giovedì notte e la maratona su aiuti di Stato e immigrazione ha stancato i 27 leader dell’Ue che vogliono chiudere i lavori. Tutti tranne la presidente del Consiglio italiano. Si legge sul quotidiano: “Giorgia Meloni ha voglia di confermare gli 8 emendamenti che ha preparato per modificare l’ultima versione delle conclusioni del Consiglio europeo. (…). Tutti cambiamenti per lei irrinunciabili e che riguardano il paragrafo dedicato ai migranti”.

Charles Michel, tristemente noto per lo scarso rispetto per le donne (leggi il comportamento verso Ursula von der Leyen) la esorta a velocizzare la discussione e ad essere accomodante, ma Meloni ha risposto picche: “Secondo fonti europee, resta dentro un binario di determinazione che a qualcuno fa perdere un pizzico di pazienza e ad altri suscita un riconoscimento per la fermezza: ‘Caro Charles, la tecnica della fretta nella direzione dei lavori la conosco molto bene, l’ho usata anche io nel corso delle riunione notturne sulla legge Finanziaria italiana, ma per me ci sono alcuni punti irrinunciabili, se vuoi puoi anche andare a dormire...’”.

Si chiuderà alle 3 di notte e il giorno dopo, in conferenza stampa, la premier italiana definirà il capitolo sui migranti “una novità assoluta, un cambio di passo”. Nello stesso vertice ci sarebbe stato un altro momento di attrito tra Meloni e Macron.

 

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