caso diplomatico
Guido Crosetto, la replica all'ambasciatore Razov: "Non ho tempo"
"Se i carri armati russi arrivano a Kiev scoppia la terza guerra mondiale". È questa la frase pronunciata dal ministro della Difesa Guido Crosetto che ha mandato su tutte le furie il Cremlino, in particolare a tuonare è stato l'ambasciatore russo in Italia Sergei Razov. In un'intervista a Ria Novosti ha commentato: "Non credo che il ministro della Difesa di un Paese che ha avuto un ruolo ben noto nello scatenare la Seconda guerra mondiale dovrebbe parlare di Terza guerra mondiale". E ancora: "Per quanto riguarda i carri armati russi le credenze personali in scenari apocalittici basate sulla demonizzazione della Russia non sono una base sufficiente da meritare una risposta pubblica". "Per quanto riguarda poi l'affermazione - ha aggiunto il diplomatico - che le forniture di armi a Kiev aiutano ad evitare una escalation del conflitto, non bisogna confondere la causa con l'effetto. È ovvio che pompare il regime di Kiev con nuovi tipi di armi porta solo a una escalation e a un prolungamento del conflitto e alla moltiplicazione della distruzione, delle vittime e delle sofferenze".
Non è mancata la risposta del ministro all'ambasciatore che ieri, al termine della conferenza stampa a Villa Madam ha precisato: "Mi occupo di difesa, non ho tempo di dedicarmi alle relazioni diplomatiche su Roma. Stiamo cooperando con l’Ucraina per aiutarla a difendersi davanti a un attacco che nei prossimi giorni potrebbe avere una recrudescenza".