Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Giorgia Meloni chiude il caso Macron: "Non siamo alle medie". La conferenza

  • a
  • a
  • a

Rivendica l'operato dell'Italia ritenendosi soddisfatta "dei risultati ottenuti dall'Italia", degli importantissimi "passi in avanti fatti su alcune materie particolarmente delicate nella discussione". In conferenza stampa al termine del Consiglio europeo straordinario il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni spiega di aver "chiesto che la Commissione faccia una proposta su un fondo europeo dedicato alla sovranità strategica. Questo elemento entra nelle conclusioni del Consiglio. Siamo però consapevoli come un fondo del genere richiede tempo e noi non abbiamo tempo. Per questo abbiamo chiesto flessibilità nell'utilizzo dei fondi europei esistenti per un pieno utilizzo". 

Il premier interviene anche sul caso Macron rispondendo a una domanda sulle tensioni con il presidente francese: "Confesso che trovo alcune letture italiane un po' provinciali. Il tema non è gelo, problemi, il tema secondo me è che l'Italia è una nazione abbastanza centrale in Europa da dover dire quando su qualcosa non è d'accordo rispetto al passato in cui per noi era sufficiente stare in una foto e questo bastava a descrivere la nostra centralità". "Sono rapporti politici, mi pare che vengano raccontati come se stessimo alle medie, come un problema personale", ha aggiunto la presidente del Consiglio. 

"Se io fossi stata invitata" a Parigi per l'incontro con Zelensky "avrei consigliato di non fare quella riunione perché a noi sull'Ucraina interessa dare soprattutto un messaggio di compattezza", aggiunge la premier spiegando che "non è facile per nessuno di noi gestire il tema dell'Ucraina con la nostra opinione pubblica. Le persone sono spaventate, preoccupate, e quello che noi facciamo per sostenere l'Ucraina, ritenendolo giusto, sul piano del consenso può anche non essere la soluzione migliore. Ma tutti abbiamo privilegiato quello che era giusto rispetto a quello che era utile per il nostro consenso personale".

"Quello che è giusto e improtante della giornata di ieri era la foto dei 27 paesi europei con Zelensky, perché è il messaggio più forte che puoi dare. Anticipare quella compattezza con una riunione che, privilegiando le opinioni pubbliche intenre di alcuni, rischiava di indebolire l'opinione pubblica complessiva rispetto a questa materia. Secondo me era politicamente sbagliato, non l'ho condiviso e ritengo di doverlo dire", spiega Meloni.

Dai blog