Scandalo tessere nel Pd, tremila sono cancellate: il caso tra iscritti notturni e mail in serie
Un nuovo caso travolge il Partito Democratico, alle prese con le primarie. Mentre gli elettori dem decidono chi sarà il nuovo leader, sono state appena cancellate all’improvviso tremila tessere. La situazione bollente, riferisce il Corriere della Sera, riguarda in particolare Caserta, dove si registra “una moltiplicazione degli iscritti notturni, dei bonifici cumulativi, delle mail (sempre le stesse) utilizzate per i pagamenti Sisal non tracciabili”.
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A tirare fuori il problema è stata la commissione casertana, che aveva motivato la scelta di non accettare i tesseramenti per bocca del presidente Francesco Gatto: “Il numero delle iscrizioni richieste è complessivamente notevole, rilevando in particolar modo anomalie in alcuni comuni della provincia dove il rapporto di incidenza percentuale tra il numero di voti per il Pd alle ultime elezioni politiche e le attuali richieste di iscrizione oscilla dal 20 ad oltre il 50 ed anche il 60%. Si registrano, da molte città della provincia, numerose segnalazioni relative alla natura e alla storia politica personale di tanti richiedenti l’iscrizione, veri e propri estranei alla cultura e alla militanza democratica, spesso avversari, nonché competitori pubblici e dichiarati del Pd. Si segnalano casi diversi di iscrizione contemporanea al Pd e ad altri partiti anche di destra. In Comuni dove ci sono amministrazioni guidate dal Pd, le opposizioni di destra sono intervenute nel tesseramento per alterarne la tenuta e viceversa in comuni in cui il Pd è all’opposizione, sindaci e giunte hanno fatto altrettanto per indebolire i loro oppositori”. E la commissione nazionale ha votato all’unanimità per l’annullamento della metà degli iscritti al Pd di Caserta.
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Il quotidiano riporta poi le parole di Franco Roberti, europarlamentare dem ed ex procuratore nazionale antimafia, a riguardo: “C’è il rischio di infiltrazioni camorristiche”. I paesi nel mirino sono Sessa Aurunca, Casal di Principe, San Marcellino, Gricignano e Aversa. E almeno su questo c’è stata la compattezza dei comitati che sostengono tutti e quattro i candidati alla segreteria.
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