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“Donzelli analfabeta”. Rampelli chiude il caso: nessuna vendetta, applicato il regolamento

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Le parole di Giovanni Donzelli alla Camera hanno movimentato la giornata politica. «Vendetta contro Donzelli? Capisco la curiosità morbosa, ma davvero non c’è nulla. Ho solo interpretato alla lettera il regolamento…» ha chiuso così il caso in un’intervista all’Adnkronos il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, finito al centro di alcune critiche per la gestione dell’Aula. Rampelli ha spento ogni polemica rispondendo a chi gli chiedeva perché non abbia censurato le parole del deputato di Più Europa Riccardo Magi, il quale oggi ha accusato Donzelli, esponente di Fratelli d’Italia proprio come Rampelli, di «analfabetismo istituzionale» per via delle affermazioni fatte dal parlamentare toscano durante il suo intervento sul caso di Alfredo Cospito. 

 

 

Il gruppo di Fdi, del resto, aveva chiesto provvedimenti. A prendere la parola è stato Fabrizio Comba, del partito di Giorgia Meloni, il quale ha sollecitato il presidente di turno a redarguire Magi. Rampelli però ha spiegato che la presidenza «non ha ritenuto ingiuriosa l’affermazione di analfabetismo istituzionale» e ha invitato i parlamentari a proseguire il dibattito. Rampelli si è appellato al regolamento e ha respinto al mittente le accuse di chi ha parlato di piccola vendetta nei confronti di Donzelli, che proprio qualche giorno fa è stato nominato da Meloni nuovo commissario di Fdi a Roma al posto di Massimo Milani, molto vicino a Rampelli.

 

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