Schede dall’estero
Elezioni, troppi centenari nel voto estero. Indaga la Finanza
Una legge che avrebbe dovuto riavvicinare emotivamente tutti quegli Italiani emigrati in Francia, piuttosto che in Svizzera, in Argentina e negli Stati Uniti alla loro madrepatria. Uno strumento legislativo controverso, che nel corso degli ultimi anni ha dimostrato alcune lacune e tanti, troppi problemi. La Guardia di Finanza ha aperto un'inchiesta sui dati anomali alle ultime elezioni politiche, quelle che si son tenute nello scorso 25 settembre. Secondo le prime indiscrezioni raccolte, gli uomini in divisa hanno posto la lente di ingrandimento su un numero record di centenari, residenti nella circoscrizione estero dell’America Settentrionale e Centrale. Un collegio molto ampio che raggruppa ventidue nazioni. Si tratta, nello specifico, di Antigua e Barbuda, Bahamas, Barbados, Belize, Canada, Costa Rica, Cuba, Dominica, Repubblica Dominicana, El Salvador, Giamaica, Grenada, Guatemala, Haiti, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Saint Kitts e Nevis e Stati Uniti. La denuncia è stata presentata da Andrea Di Giuseppe, originario di Roma e attualmente residente a Miami Beach, in Florida.
Il cinquantottenne è stato eletto alla Camera dei Deputati, nelle liste di Fratelli d’Italia, nel collegio elettorale Nord e Centro America. L'uomo, con grande onestà, dopo aver avuto accesso ai dati degli aventi diritto al voto, ha deciso di non tacere e ha presentato regolare denuncia. «Emerge una situazione che non è credibile e che dimostra la non attendibilità della lista stessa, fatto che porta ad affermare che il risultato potrebbe essere alterato». Di Giuseppe, calcolatrice alla mano, ha spiegato alle autorità le gravi, ma evidenti anomalie. Sulle quali è indispensabile far chiarezza al più presto. «Gli elettori della circoscrizione America settentrionale e centrale sono 437.802. I centenari sono 2.218, intorno allo 0,5%. I centenari che vivono in Italia, a gennaio 2021 sono 17.156, con una percentuale molto più bassa rispetto ai loro coetanei che vivono oltreoceano». Questo apre a due possibili scenari: o negli stati del Nord e Centro America hanno trovato l'elisir di lunga vita, e quindi gli anziani muoiono molti anni dopo che i loro coetanei in Italia o numerosi malviventi avrebbero votato al posto di persone in realtà già morte.
«L’analisi dei dati – si legge nella denuncia – rende realisticamente ipotizzabile che vi siano decine di migliaia di persone che risultano presenti nelle liste benché decedute e che quindi sia altamente probabile che, in loro nome, vi siano dei terzi che esercitano il diritto di voto. Fatto che potrebbe essere non occasionale, ma l’esecuzione di un consolidato disegno criminoso». Un mistero, che gli agenti della Guardia di Finanza dovranno dipanare. Perché, non solo vi è la possibilità che qualcuno abbia espresso il proprio voto due, tre, quattro volte, ma che, forse da molti anni, stia anche percependo e ritirando la pensione di persone defunte. Ad oggi c'è un fascicolo investigativo aperto, con il cosiddetto modello 45, ovvero senza ipotesi di reato.