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Ucraina, Guido Crosetto: Putin sta per lanciare l'attacco finale, va fermato

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Vladimir Putin va fermato. Il ministro della Difesa Guido Crosetto commenta lo stato della guerra in Ucraina alla luce del via libera del Parlamento al nuovo invio di armi a Kiev e dell'intesa tra Germania e Stati Uniti sui carri armati Leopard 2 e Abrams. "Putin sta per lanciare l’attacco finale va fermato e costretto a negoziare", ha detto Crosetto in una intervista alla Stampa. "I tank possono cambiare le sorti della guerra - aggiunge - noi forniremo sistemi anti-aerei ma le pressioni sulla Germania sono assurde, è sbagliato intromettersi nel dibattito interno di altri Paesi".

 

Il ministro riferendosi all’impiego dei carri armati ha sottolineato di non essere "un tecnico di strategia militare. Quello che è certo - ha affermato - è che gli ucraini ne sono convinti". E sulle richieste fatte all’Italia dopo il vertice telefonico tra Biden, Macron, Scholz, Sunak e Meloni, Crosetto ha detto che "Non sono cambiate rispetto al passato: serve materiale di difesa aerea, per difendersi dai missili che si abbattono sull`Ucraina". Interpellato sul sesto decreto in preparazione in cui si dice ci siano anche armi di artiglieria e mezzi terrestri, il ministro ha detto che queste "Sono cose che ho letto sui giornali, ma nel decreto che stiamo scrivendo non ce n`è traccia" ed ha ribadito di non poter "parlare del contenuto dei decreti emanati dal precedente governo. In quello che sarà approvato da questo, non sono previste armi di artiglieria".

 

Il conflitto è entrato in una fase diversa, "perché la Russia - ha spiegato - ha cambiato atteggiamento. È in arrivo una pesante campagna sul terreno e ci sono 300 mila soldati che la Russia sta formando per inviarli al fronte. L`Ucraina deve compensare la differenza numerica delle forze in campo. È per questo che le loro richieste di sostegno militare sono aumentate. Fino a qualche settimana fa la richiesta era di mezzi di difesa anti missile, adesso il governo ucraino chiede anche carri armati".

 

Rispondendo poi alla domanda se l’unico modo per far vincere la guerra all`Ucraina è un intervento militare della Nato, Crosetto ha detto: "Non si tratta di vincere la guerra, ma di far capire a Putin che non la può vincere lui e costringerlo a sedersi al tavolo della pace, perchè non c`è alternativa alla trattativa diplomatica. Segnalo anche che è importante ricordare che la Nato, formalmente, è rimasta fuori dalla guerra proprio perché non si è voluto autorizzare il racconto ’Nato contro Russia'. Il gruppo che si incontra periodicamente a Ramstein ad esempio ha dentro Paesi Nato, la Ue e Paesi non Nato che appoggiano l`Ucraina. E non è un caso che i russi cerchino di sfidare nazione per nazione chi appoggia l`Ucraina, Italia in testa".

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