fiducia e partiti
Ultimi sondaggi, FdI e Meloni: il dato che fa impazzire la sinistra
Tiene Fratelli d'Italia così come non arretra la fiducia nella premier Giorgia Meloni. L'ultimo sondaggio Tecnè è in controtendenza rispetto ad altre rilevazioni e riserva per il partito della presidente del Consiglio un dato sempre molto altro che non parre sentire più di tanto delle fibrillazioni sul caro-carburante. FdI resta stabile al 31% e si conferma in cima alla classifica del gradimento degli italiani. Nel sondaggio realizzato per l'agenzia Dire sulla base di interviste realizzate il 19-20 gennaio su un campione di mille persone, spicca il dato del Movimento 5 stelle che scende al 17,4% perdendo lo 0,2% rispetto a sette giorni prima. Fa registrare una leggera risalita per il Pd che si porta al 15,5% (+0,3%).
Tornando al centrodestra, anche la Lega è stabile al 9%, lieve aumento per il Terzo polo che fa registrare il 7,8% di consensi (+0,2%). Cresce anche Forza Italia al 7,7% (+0,1%), cala l’Alleanza Verdi-Sinistra che arriva al 3,2 (-0,3%). Chiudono +Europa al 2,6% e Italexit di Gianluigi Paragone all’1,9%. Dicevamo della fiducia alla premier, che resta stabile: il 61,2% degli intervistati valuta positivamente Meloni, stessa percentuale rilevata sette giorni prima. Non ha fiducia il 34,6% degli italiani (+0,4%), mentre non si esprime il 4,2% (-0,54).
Trend e dati in alcuni casi coerenti e in altri divergenti da quelli visti nel sondaggio Swg presentato ieri da Enrico Mentana nel suo Tg La7. Fratelli d’Italia perde mezzo punto e si attesta su un sempre ragguardevole 30,8%. La lega cresce di 2 decimi tornando all’8,5%, così come Forza Italia che sale al 6,6%. A differenza della rilevazione Tecnè, qui il Partito Democratico torna di nuovo al minimo assoluto (14%). Azione-Italia Viva sale all8,2%, in calo il M5s di Giuseppe Conte (17,4%, -2). Insomma, segnali divergenti in un panorama politico caratterizzato da tanti "tavoli" aperti: dal carovita alle primarie del Pd, fino all'arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro.