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La carica di Silvio Berlusconi: Francesco Rocca è l'uomo giusto
Silvio Berlusconi suona la carica. Il presidente di Forza Italia si collega telefonicamente alla conferenza stampa di presentazione della lista di FI e sprona i candidati. «Il vostro lavoro è fondamentale per il successo della coalizione e per la vittoria di Forza Italia. Per questo non dimenticheremo l’impegno generoso con il quale siete scesi in campo. Da voi dipende davvero il successo della nostra bandiera e delle nostre proposte», dice il Cav, che sul ruolo del partito non ha dubbi: «Come a livello nazionale - spiega - anche nel Lazio Forza Italia è indispensabile per vincere, non solo dal punto di vista dei numeri ma anche e soprattutto dal punto di vista politico».
All’Hotel Royal Santina di Roma i candidati ascoltano come il Vangelo le parole di Berlusconi. Ci sono i consiglieri uscenti Fabio Capolei ed Enrico Cavallari, Simone Foglio (primo dei non eletti in Campidoglio) qualche vecchia conoscenza della Pisana che si ricandida, come Giorgio Simeoni (vicepresidente della Giunta Storace) e Pier Ernesto Irmici. In lista tanti amministratori locali ed esponenti della società civile, soprattutto imprenditori, presentati uno a uno dal coordinatore romano e vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri. Il Lazio - dice il Cav ai candidati - «merita una svolta, dopo tanti anni di immobilismo della sinistra. E l’uomo giusto per cambiare è Francesco Rocca, che noi sosteniamo con grande convinzione. È un uomo che come presidente della Croce Rossa ha dimostrato un grande impegno sociale e civile, si è messo al servizio della collettività e affrontando e risolvendo anche i problemi più gravi. Le questioni da affrontare sono molte, e Forza Italia è pronta a fare la sua parte». Tra queste, le infrastrutture. «Le amministrazioni di sinistra ci lasciano un livello di tassazione troppo elevato al quale corrisponde una grave inefficienza della macchina pubblica - osserva il leader di FI - Il Lazio ha visto accrescere il suo ritardo nel campo delle infrastrutture, ha visto peggiorare le prestazioni sanitarie, ha l’assoluta necessità di impianti moderni per il trattamento dei rifiuti». «Sono assolute priorità nel Lazio anche il sostegno al sistema delle imprese, alle aziende a tecnologia avanzata, alle produzioni agricole - aggiunge Berlusconi - Abbiamo necessariamente bisogno di potenziare le infrastrutture che collegano la Sabina e le zone Nord della Regione, dove per altro deve essere accelerata anche l’opera di ricostruzione dopo i danni causati dal sisma del 2016. Per il Sud del Lazio, invece, la modernizzazione della via Pontina è fondamentale per la valorizzazione di quel territorio, delle sue imprese e delle sue rilevanti potenzialità turistiche».
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C’è poi il tema di Roma. «La nostra Capitale, la città-simbolo dell’Italia nel mondo - dice il Cav - ha bisogno di un governo regionale che intervenga sul nodo della sanità, sul nodo dei trasporti, su quello dei rifiuti, nodi che sono gravi in tutta la Regione, ma che diventano drammatici nella Capitale, che non può certo presentarsi così agli appuntamenti del Giubileo del 2025 e, speriamo, a quello della Expo 2030. Due eventi mondiali che potremo affrontare adeguatamente solo con la vittoria del centrodestra alla Regione - aggiunge l’ex premier - Perché solo così si potrà svegliare il Campidoglio dal suo profondo torpore: perché il vuoto lasciato dall’amministrazione dei Cinque Stelle non è stato certo colmato dalla giunta della sinistra». Ancora una volta, quindi, «il compito di cambiare le cose tocca al centrodestra e Forza Italia sarà ancora una volta protagonista di un’alleanza che ho fondato io, quasi trent’anni fa, e nella quale continuo a credere con una convinzione assoluta - rivendica Berlusconi - Una coalizione plurale, nella quale il nostro ruolo è determinante. Parlo del ruolo dei liberali, del ruolo dei cristiani, del ruolo dei garantisti, del ruolo degli europeisti, e degli atlantisti, parlo dei principi del Partito popolare Europeo che noi orgogliosamente rappresentiamo in Italia e di cui siamo parte integrante. Siamo dunque naturalmente e decisamente leali ad una coalizione alla quale proprio noi abbiamo dato vita. Ma dobbiamo sempre ricordare che nel centrodestra abbiamo un ruolo e un compito specifico, diverso dagli altri componenti della coalizione».
Berlusconi si congeda con una promessa: «Io conto di potervi incontrare tutti, di persona, prima della fine della campagna elettorale, in una grande manifestazione di Forza Italia. E poi, naturalmente, ci vedremo per festeggiare la vittoria. Io ci credo», conclude il Cav. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, dal canto suo, pone l’accento sulla necessità di completare l’iter di riforma di Roma Capitale, per dotare finalmente il Campidoglio dei poteri necessari e di uno status da grande capitale europea. Rilanciando anche il tema della riforma della sanità con la medicina di prossimità, il coordinatore nazionale di FI ribadisce che il termovalorizzatore di Roma «va fatto, e Forza Italia si è sempre impegnata in prima fila», ma «la località individuata dal Comune (Santa Palomba, ndr) presenta qualche criticità, come ha detto il candidato presidente Rocca. Quindi vedremo qual è l’area più adatta, perché c’è un problema anche di afflusso di mezzi che devono portare i rifiuti da trasformare. L’importante è che ci sia la decisione politica di farlo e il centrodestra è favorevole».