Qatargate, la commercialista di Panzeri e gli incarichi ricevuti da Sala. Ora il Pd trema
L'arresto di Rosanna Bellini, commercialista di Antonio Panzeri e secondo gli inquirenti coinvolta nel Qatargate, rischia di travolgere l'intero Pd e in particolare quello lombardo. Negli anni, infatti, moltissimi sono stati gli incarichi affidati alla Bellini proprio dai quadri del Pd. Compresi quelli legati al Comune di Milano e che riguardano in prima persona il sindaco Giuseppe Sala.
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A mettere in fila i legami tra Bellini e il Pd è Fratelli d'Italia con il vicepresidente della commissione Affari Costituzionali al Senato Riccardo De Corato. «Dato che Monica Rossana Bellini è componente di numerose società partecipate in quota Partito Democratico, perché i democratici continuano a far finta di niente e, addirittura, a non conoscere più ne Lei ne, tantomeno, Panzeri che di quel partito ha fatto parte? Ed il Sindaco Sala, non ha nulla da dire al riguardo?".
Panzeri collabora e decide di patteggiare un anno di carcere
"Lui, che oltre ad aver nominato la Bellini nel collegio Sindacale di 'Milano Sport', la ha messa anche in quello di Afol Metropolitana, con suo decreto, in quanto Sindaco metropolitano!" accusa De Corato. Che continua: "L’inchiesta sul Qatargate somiglia sempre di più a Mani Pulite dove, anche in quella circostanza, ci furono illustri arresti di coloro che collaboravano e agivano 'dietro le quinte' dei percettori di tangenti e protagonisti, che poi vennero arrestati. Oggi, dopo tanti anni, c’è una similitudine con quei tempi, che videro esponenti di sinistra implicati in diverse vicende giudiziarie".
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Secondo gli inquirenti che stanno indagando sul Qatargate "Monica Rossana Bellini sembra aver avuto un importante ruolo nel rientro del denaro contante proveniente dal Qatar attraverso la creazione, insieme a Silvia Panzeri, la figlia di Pier Antonio, di una rete di società che avrebbero dato al flusso di denaro un aspetto legale".
La professionista di cinquantacinque anni che ha rapporti con la famiglia Panzeri e l’ex assistente parlamentare Francesco Giorgi è stata messa in regime cautelare agli arresti domiciliari dal giudice della Corte di Appello di Milano dopo aver trascorso una notte nel carcere di San Vittore. È stata fissata per la fine di gennaio l’udienza in cui sarà discussa la richiesta di estradizione in Belgio.