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Psicodramma Pd, primarie online ma solo per alcune categorie: è il caos
Nel Pd non si riescono a mettere d'accordo neanche sulle regole delle primarie. L’inizio della Direzione nazionale slitta ed è stato è posticipato al pomeriggio, riferiscono fonti del Nazareno. È ancora stallo, infatti, nella trattativa fra le mozioni sulle regole delle primarie. La riunione tra gli esponenti delle mozioni e i responsabili della segreteria Pd per arrivare a un accordo sul voto online e sullo slittamento delle primarie sarebbe dovuto riprendere in mattinata. Al momento, tuttavia, si procede per contatti bilaterali.
Molto attivi, in questo senso, il segretario dem Enrico Letta e il coordinatore Marco Meloni. Sul tavolo resta la richiesta di spostare le primarie al 26 febbraio e, soprattutto, quella di prevedere il voto online da affiancare al voto in presenza. Nodi che non si è riusciti a sciogliere ieri, durante le riunioni che si sono succedute nel corso della giornata e che si sono risolte in una fumata nera alla quale hanno fatto seguito le note delle mozioni che ribadivano le posizioni. Per la mozione legata a Stefano Bonaccini, le regole non possono essere cambiate in corso d’opera. Per quella di Elly Schlein, al contrario, non essendoci stata ancora la presentazione delle firme e, quindi, non sapendo nemmeno quanti e quali saranno i candidati, è questo il momento per discutere delle regole del voto.
Tra le ipotesi di mediazione tra le due posizioni, si fa largo quella che vuole "primarie online limitate". In che senso? Il voto elettronico potrebbe essere reso possibile solo a persone anziane, ai malati che non possono recarsi ai gazebo o in zone disagiate dove non è possibile allestire seggi in presenza. Sarebbe questa la soluzione a cui si sta lavorando in vista della Direzione di stasera. "Lavoriamo a una soluzione unitaria", dice Stefano Vaccari, responsabile organizzazione Pd. "Stasera si chiude", aggiunge un sostenitore della mozione Schlein lasciando il Nazareno.