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Rincaro dei carburanti, il governo Meloni vara il decreto trasparenza

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Nessun intervento per ridurre le accise sui carburanti ma un decreto legge ad hoc a vantaggio dei consumatori per aumentare la trasparenza dei prezzi alle stazioni di servizio. È la strada imboccata dal governo nel corso del Consiglio dei ministri per rispondere agli aumenti registrati dal nuovo anno, da quando cioè non è stato prorogato lo sconto facendo tornare le aliquote in vigore precedenti al 22 marzo 2022. Il taglio iniziale di fine marzo dell’anno scorso - messo a punto dal governo guidato da Mario Draghi - era di 30 centesimi al litro, poi ridotto alla fine di novembre. La decisione arriva mentre le opposizioni sono tornate a gran voce a chiedere al premier Giorgia Meloni una retromarcia sul taglio delle accise. Retromarcia che tuttavia il presidente del Consiglio non ingrana. Al termine di una giornata contraddistinta anche dall’incontro a Palazzo Chigi del premier e del titolare del Mef Giancarlo Giorgetti con il comandante generale della Guardia di Finanza Giuseppe Zafarana per fare il punto e valutare ogni possibile ulteriore azione di contrasto alle speculazioni in atto sui prezzi dei carburanti, l’esecutivo opta infatti per un dl specifico intitolato "Norma su trasparenza dei prezzi dei carburanti e rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante dei prezzi".

 

 

 

Il decreto prevede che il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica provvederà ogni giorno all’elaborazione del calcolo del prezzo medio giornaliero del carburante, di cui verrà data immediata comunicazione attraverso la pubblicazione sul sito del ministero stesso. Gli esercenti perciò dovranno esporre dei cartelli di vendita con l’indicazione del prezzo medio nazionale e il prezzo del distributore. In caso di violazione della norma ci saranno delle sanzioni e, in caso di recidiva, saranno sospese le attività per un periodo non inferiore a 7 giorni e non superiore ai 90 giorni. Il decreto perciò, oltre a contenere un significativo incremento delle sanzioni previste per l’omessa comunicazione, prevede il rafforzamento dei collegamenti con l’azione dell’Antitrust per intercettare tempestivamente eventuali cartelli tra le compagnie. Sarà inoltre irrobustita la collaborazione con la Guardia di finanza per sorvegliare e reprimere sul nascere eventuali condotte speculative. Sarà istituita poi una Commissione speciale per la verifica della dinamica dei prezzi di filiera e il raccordo tecnico con i ministeri. Il dl infine prevede che sulla rete autostradale gli esercenti debbano applicare prezzi di vendita di carburante non superiore a una percentuale del prezzo medio giornaliero, percentuale che sarà determinata da una apposita norma.

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