Covid, Ronzulli non fa marcia indietro e pizzica Meloni: l'errore sui no-vax
Ancora frizioni tra Forza Italia e il resto della maggioranza di governo. A far discutere gli alleati di centrodestra è in particolare la gestione del Covid da parte dell’esecutivo Meloni, critica da Licia Ronzulli, capogruppo in Senato degli azzurri: “Inserire le norme anti-Covid nel decreto sui rave non è stata la scelta migliore. È una questione delicata quella della tutela della salute pubblica in questo provvedimento non è stata la scelta migliore. Avvallare il reintegro dei medici che non si sono sottoposti a vaccinazione rappresenta un grave precedente. Abbiamo detto con grande chiarezza che non siamo d'accordo con un messaggio da 'liberi tutti’”.
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Nell’intervista a Repubblica la fedelissima di Silvio Berlusconi punge direttamente il premier per le parole sulla campagna vaccinale, indirizzate esclusivamente ad anziani e fragili: “È giusto consultare il medico se si è indecisi o se si ha qualche patologia. E non c'è dubbio che fragili e anziani siano, da sempre, le categorie più a rischio. Ma, come da circolare del ministero, dobbiamo ricordare che la vaccinazione è aperta a tutti, dai bambini di 6 mesi in su. Ecco perché l'invito di Forza Italia è ‘vacciniamoci tutti’, non solo alcuni. Soprattutto perché i nuovi vaccini sono efficaci anche contro le varianti 4 e 5 di Omicron, una copertura che oggi è quantomai raccomandata”.
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Ma poi la senatrice tende la mano al resto della coalizione: “Quella appena varata è la manovra migliore possibile. Abbiamo ottenuto che fossero posti i primi mattoni di quel programma di legislatura sottoscritto da tutti i partiti. Migranti? Dobbiamo evitare che i trafficanti di esseri umani si arricchiscano sulla disperazione delle persone, stipandole su imbarcazioni di fortuna prive di misure di sicurezza. È un dato di fatto che le Ong fungano da pull factor per l'immigrazione. Anche per questo - ha concluso Ronzulli - abbiamo il dovere di introdurre nuove regole di condotta che fungano da deterrente ai traghetti della morte”.
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