tormenti democratici
Resa dei conti nel Pd, Bonaccini infilza Franceschini: “Voi gli sconfitti da anni”
Stefano Bonaccini non si aspettava l’attacco frontale di Dario Franceschini. L’ex ministro della Cultura è intervenuto a gamba tesa sul presidente della Regione Emilia-Romagna, sfidante di Elly Schlein per le primarie del Partito Democratico. Un’intemerata inaspettata e sorprendente, che ha il sapore di provocazione - scrive il Corriere della Sera - ed ha portato il governatore a sfogarsi con i propri collaboratori: “Io ho lavorato al Nazareno come responsabile enti locali per un annetto, poi me ne sono andato perché mi sono impegnato in Emilia-Romagna, dove per due volte di seguito ho vinto le elezioni”.
Le parole di Bonaccini sono quelle di chi ha intenzione di rottamare la vecchia classe dirigente, proprio ciò che chiede Francescini investendo Schlein: “C’è un gruppo dirigente che è stato sconfitto e che per la maggior parte è sempre lo stesso da anni. Niente di personale, ma vi pare normale che nessun dirigente nazionale di livello sia stato candidato in un collegio uninominale per andare a prendere i voti a uno a uno? Se sei un leader devi dimostrarlo anche nel consenso”. Evidente l’allusione a Franceschini, candidato capolista al Senato a Napoli.
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Che tra i due non ci sia un gran rapporto non è un mistero - nessuno è rimasto stupito della scelta di appoggiare Schlein da parte di Franceschini - e il quotidiano sottolinea come sia stato in particolare la rottura tra Pina Picierno e l’ex ministro ad aumentare le ruggini. La vicepresidente del Parlamento europeo non ha gradito la decisione di appoggiare la leader di Occupy Pd e in questa campagna per le primarie correrà con Bonaccini, di cui sarà la vice. Siluri a Franceschini sono arrivati da diversi anti-Schlein, tra cui Francesca Puglisi, Lia Quartapelle e soprattutto Alessia Morani: “Dario è un politico di razza e mi stupisco che possa dire, dall’alto delle sue sette legislature, che nel Pd, di cui è stato anche segretario, deve cambiare tutto. Magari dare l’esempio facendo spazio, no?”.