ostruzionismo

Decreto rave, le opposizioni tentano l’ostruzionismo. Il governo pone la fiducia

Christian Campigli

La sinistra riparte dai rave. Da quelli illegali, dove organizzatori scaltri e senza scrupoli occupano terreni di proprietà di ignari agricoltori, facendoci confluire migliaia di persone. Senza pagare un centesimo di tasse. Senza essersi dotati di un sistema di controllo degno di tal nome e in barba alle più elementari regole di convivenza civile. Volume della musica altissimo fino all'alba? E qual è il problema. Vicini che si lamentano? Fascisti che non rispettano la doverosa esigenza dei più giovani di divertirsi. Questa mentalità, tipica dei centri sociali, occupati abusivamente in numerose città italiane, pare essere la nuova linea politica del Partito Democratico in Parlamento.

È iniziata infatti questa mattina la conversione in legge del dl alla Camera e gli iscritti a parlare, quasi tutti dell'opposizione, hanno superato le ottanta unità, solo a inizio seduta. Un numero ovviamente destinato ad aumentare. Il decreto scade il 30 dicembre, quindi è scontato che l'esecutivo porrà la fiducia. È stato presentato un ordine del giorno, a prima firma Angelo Bonelli, esemplificativo del benaltrismo imperante tra i progressisti. Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra chiede un impegno del governo a prevedere, in un prossimo provvedimento legislativo, la modifica dell'articolo 633-bis del codice penale, per sanzionare chiunque organizzi o promuova raduni aventi scopo di pubblica esaltazione di esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, con conseguente abrogazione delle sanzioni per chi organizza o promuove raduni aventi scopo di intrattenimento. Che c'entrano “i metodi fascisti” con i rave? Nulla.

  

Critiche, anche se meno tranchant, arrivano anche dal capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, Alessandro Cattaneo. “Il dl rave, che arriva alla Camera con tempi molto stretti, contiene una serie di interventi importanti. Tra le altre cose, c'è anche la norma che anticipa il reintegro dei medici no vax su cui, lo dico con chiarezza, Forza Italia ha grandi perplessità. Senza alcun imbarazzo, siamo assolutamente convinti che sul tema dei vaccini non possano e non debbano esserci ambiguità o esitazioni. Detto questo, Forza Italia non farà mancare i suoi voti, considerando il decreto un'occasione anche per aprire il dibattito sul grande dossier della giustizia – ha concluso Cattaneo - è un primo approccio, un fischio di inizio per una riforma del sistema. Rispetto ai temi garantisti, alcune componenti dell'opposizione potrebbero convergere sulle nostre posizioni. Speriamo davvero che sia la volta buona”.