in missione
Giorgia Meloni in Iraq con la mimetica. Una coincidenza incredibile
Visita lampo in Iraq per Giorgia Meloni. La premier vola a Bagdad ed Ebril incontra i militari del contingente italiano e i vertici iracheni e ribadisce i forti rapporti tra i due Paesi. "Un Iraq forte è garanzia di stabilità per tutto il Medio Oriente", sottolinea. E spiega: "Le relazioni bilaterali tra Italia e Iraq sono intense e hanno radici profonde. Collaboriamo dal punto di vista energetico, industriale e culturale. Dobbiamo ora fare di più e rafforzare il nostro partenariato. Il 2023 deve rappresentare l'anno della svolta delle nostre relazioni bilaterali."
In mattinata il presidente del Consiglio ha avuto un colloquio con il primo Ministro della Repubblica dell'Iraq, Mohammed Shia al-Sudani e ha incontrato l'Ambasciatore Maurizio Greganti e, per un saluto, il personale dell'Ambasciata, i militari del I Reggimento 'Tuscania' e XIII Reggimento 'Friuli Venezia Giulia' dei Carabinieri. Poi Presso la Base militare Union 3 Meloni ha incontrato il Comandante della Missione Giovanni Maria Iannucci, una rappresentanza di militari italiani presenti e il personale del Contingente militare italiano in Iraq. "Questo è un momento nel quale normalmente si torna a casa, voi non tornerete a casa ma casa vostra non è lontana. Casa vostra vi vede, vi guarda, è fiera dei vostri sacrifici e vuole ringraziare per quei sacrifici. E se è vero che il Natale si passa in famiglia e che la patria è una madre, allora una madre non può mancare in momenti come questi", ha voluto sottolineare la presidente del Consiglio.
Dopo Baghad Meloni è volata a Erbil dove è stata ricevuta dal Primo Ministro della Regione del Kurdistan, Masrour Barzani, oltre che da ministri e funzionari del governo regionale e ha visitato le truppe italiane impegnate nella missione nel Kurdistan iracheno."Non sono venuta qui per fare dei comizi ma per dirvi che l'Italia è fiera del lavoro che fate e la credibilità, la fierezza, l'affidabilità che l'Italia può vantare nel mondo, che la rendono rispettata e rispettabile, più ricca, camminano sulla vostre gambe, sul vostro esempio e sui vostri sacrifici", ha detto Meloni.
Piccolo giallo a margine degli incontri per un presunto errore del cerimoniale iracheno. Secondo Ali Al-Mikdam, giornalista e ricercatore iracheno durante l'incontro tra il premier Mohammed Shia al-Sudani e Giorgia Meloni, sarebbe stata esposta la bandiera irlandese invece di quella italiana. Una circostanza seccamente smentita dall'Ambasciata italiana. "Smentiamo ufficialmente la notizia di un supposto errore riguardante l'imbandieramento dell'incontro del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni con l'omologo iracheno Mohamed Al Sudani a Baghdad, frutto di un mero effetto ottico. Le bandiere utilizzate erano della Repubblica Italiana", taglia corto l'ambasciata italiana in Iraq su Twitter.
Ma la cosa più divertente è andata in scena durante i selfie del premier con i soldati. La curiosità è stata rilanciata su Twitter dall'account "Nonleggerlo". Il premier Meloni che indossava la mimetica con il cognome appuntato sul petto si è fatta fotografare con un militare al suo fianco che aveva lo stesso cognome del presidente del Consiglio. E la cosa non è passata inosservata anzi, immortalata in uno scatto, ha fatto il giro del web.