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Piantedosi rivendica il suo ruolo politico: "Se mi definite di destra non mi offendo"

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"Se mi descrivete come uomo di destra non mi offendo". Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, non si fa problemi a definire la sua collocazione politica. E non potrebbe essere altrimenti, dal momento che fa parte di un governo politico di centrodestra, il primo da nove anni scelto direttamente dagli elettori. Per Piantedosi, intervistato da Il Foglio, non ha senso fare distinzioni tra ministro "tecnico" e "politico", per la semplice ragione che "non può esistere un ministro non politico". 

 

Il giornalista cerca di fargli scoprire ancora di più le carte, chiedendogli se il suo partito di riferimento sia la Lega, d'altronde di Matteo Salvini fu capo di gabinetto quando il leader del Carroccio guidava il Viminale. "Che la Lega ritenga di volersi fregiare della mia lealtà, non può che farmi onore - dice Piantedosi - Ma devo dire che, finora, riscontro una medesima piena condivisione di vedute e d'intenti con tutti i partiti della coalizione di governo". E aggiunge: "L'azione di un ministro, ovviamente ancorata a valori condivisi come il rispetto della Costituzione e la salvaguardia degli interessi della nazione, è sempre politica. Tanto più in un governo come quello di cui faccio parte".

 

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