Governo, parla Matilde Siracusano: “Il Pnrr va sicuramente rivisto, in due anni il mondo è cambiato”
Il sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento, ed esponente di Forza Italia, Matilde Siracusano, ha rilasciato un'intervista a Il Tempo. Questo il suo intervento:
Che giudizio dà della legge di Bilancio varata dal governo Meloni?
«Il giudizio è positivo, e il via libera arrivato dall'Ue conferma la bontà del lavoro fatto dal governo Meloni. Non era facile costruire in poche settimane una legge di Bilancio emergenziale, ma ci siamo riusciti. Diamo risposte immediate a famiglie e imprese, con 21 miliardi di euro sui 35 complessivi stanziati per contrastare il caro bollette, e avviamo tante misure presenti nel programma del centrodestra, che saranno implementate nei prossimi anni».
Sull'aumento delle pensioni minime nella legge di Bilancio, così fortemente voluto da Forza Italia, si riuscirà a trovare una intesa nella maggioranza?
«Il passaggio parlamentare della manovra sarà un'occasione per migliorare il testo. Per Forza Italia l'innalzamento delle pensioni minime è una priorità. Sono certa che la maggioranza troverà il giusto equilibrio tra la necessità di tenere i conti in ordine e l'esigenza non rinviabile di dare un segnale a centinaia di migliaia di persone che attualmente vivono con poco più di 500 euro al mese».
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Le opposizioni, intanto, bocciano senza appello la manovra economico-finanziaria. Il presidente del M5s, Giuseppe Conte, la definisce la più recessiva degli ultimi anni...
«Il lavoro delle opposizioni dovrebbe consistere nel tentare di migliorare i provvedimenti, facendo emergere eventuali conflittualità all'interno della maggioranza. Siccome questo giochino non sta riuscendo, la sinistra si limita a critiche inconcludenti. Per quanto riguarda i 5 Stelle, invece, Conte è l'antitesi della coerenza. Da presidente del Consiglio prima e da leader grillino poi si è reso protagonista di giravolte comiche, ultima quella sull'invio delle armi in Ucraina: misura sostenuta per mesi dal suo partito e adesso rigettata con disprezzo. L'ex premier non è credibile».
Ci sono, poi, i rilievi della Commissione europea, in particolare su tetto al contante, Pos e pensioni.
«La Commissione ha apprezzato l'impostazione della nostra legge di Bilancio, ha giudicato credibili le ipotesi macroeconomiche in essa contenute, e ha promosso tutte le principali misure. Se pensiamo che le Finanziarie di Paesi come la Germania, l'Olanda e l'Austria sono state bocciate dell'Ue, possiamo essere fieri del risultato raggiunto. Per quanto riguarda l'utilizzo del Pos, l'esecutivo è pronto al confronto e, semmai, a rivedere il tetto dei 60 euro indicato nel testo. Sulle pensioni, invece, la nostra è una scelta politica: crediamo che "Quota 103" sia sostenibile per le casse dello Stato».
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È davvero necessario rivedere il Piano nazionale di ripresa e resilienza?
«Lo dicono, in modo oggettivo, i numeri. Abbiamo un'inflazione galoppante, un aumento vertiginoso dell'energia e del costo delle materie prime. Rispetto a due anni fa il mondo, soprattutto a causa del conflitto in Ucraina, è cambiato. E per queste ragioni un aggiornamento del Pnrr diventa ineludibile».
Infine, il riavvio del progetto per il Ponte sullo Stretto. Quali saranno i vantaggi dalla realizzazione dell'opera?
«Il Ponte sullo Stretto di Messina fungerà da attrattore per nuovi investimenti. Solo con un collegamento stabile tra Sicilia e Calabria potremo avere, nelle due Regioni, l'Alta velocità ferroviaria, strade e autostrade in linea con il resto del Paese, una mobilità di persone e merci che possa valorizzare la strategicità di questi territori sul Mediterraneo. È una battaglia storica di Forza Italia e del presidente Berlusconi: questa volta raggiungeremo l'obiettivo».
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