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Energia e immigrazione, Meloni sprona l'Ue: “Subito nuove regole”

Gianni Di Capua
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Immigrazione, Mediterraneo ed energia. Questi i tre temi al centro dell'attenzione di Giorgia Meloni ieri a Bruxelles per il Consiglio europeo, che si apre con il «caloroso benvenuto» al premier italiano da parte del presidente Charles Michel. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il vertice Ue nel corso della discussione sul Vicinato Meridionale, evidenzia l'importanza di adottare una visione strategica da parte dell'Ue nei confronti dei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo. L'Italia riconosce l'importante potenziale dei Paesi dell'area che possono e devono rappresentare un'opportunità per l'Unione, con la quale condividono le stesse sfide, tra cui la migrazione e il tema dei rincari dell'energia. La presidente del Consiglio, nel merito, sostiene la proposta spagnola di un Summit Ue-Vicinato Sud nel corso della Presidenza spagnolo dell'Ue nel secondo semestre 2023. Proprio il Mediterraneo è al centro di un incontro tra Meloni e il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis a margine del Consiglio europeo. Il cordiale incontro conferma la stretta cooperazione tra Italia e Grecia sui principali temi al centro dell'agenda europea e internazionale, con particolare attenzione alla stabilità e alle opportunità di crescita nel Mediterraneo. Nel vertice emerge il comune interesse a rafforzare ulteriormente le relazioni tra Roma e Atene anche bilateralmente.

 

 

Per quanto riguarda i migranti, invece, durante il Consiglio europeo, Meloni sottolinea che la migrazione non può continuare a essere gestita in assenza di una soluzione strutturale in Europa; va evitato un approccio predatorio al fenomeno migratorio. «La migrazione è un tema centrale per Italia - dice il premier durante il dibattito -. Un tema complesso su cui gli Stati Membri hanno talvolta visioni differenti, ma sul quale è importante dare un segnale politico e un impegno chiaro da parte dell'Ue e, se necessario, anche ponendo il tema al centro di un vertice ad hoc». Capitolo energia. Meloni, nel corso dei suoi interventi al Consiglio europeo, sottolinea la necessità di trovare una soluzione riguardo al meccanismo di riduzione del prezzo del gas. Il presidente del Consiglio evidenzia come il tempo perso nel trovare un'intesa sul meccanismo di riduzione del prezzo sia in realtà in contraddizione rispetto alla discussione sulla competitività dell'industria europea nei confronti degli altri concorrenti globali. Meloni sottolinea anche la necessità di rispondere tempestivamente ai bisogni crescenti di famiglie e imprese. «Io credo che il tema della risposta europea sull'energia sia molto politico e poco tecnico», spiega Meloni, che sulle conseguenze della guerra in Ucraina e sulle questioni energetiche incontra - nel corso del vertice dei conservatori di Ecr prima del Consiglio europeo - il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, e quello ceco, Peter Fiala.

 

 

Il ministro per le Politiche europee Raffaele Fitto, dal canto suo, punta l'accento sul ruolo di Giorgia Meloni, «determinante» per il via libera della Polonia alla minimum tax. «La mia dichiarazione - dice Fitto nel punto stampa a margine del Consiglio europeo di Bruxelles - punta a sottolineare l'importante risultato e il ruolo svolto nel primo Consiglio da parte del presidente Meloni e mi riferisco in particolare allo sblocco e all'accordo sulla procedura scritta alla minimum tax e l'accordo complessivo sull'Ungheria, dove ritengo che vada sottolineato in modo molto importante e positivo il ruolo della presidente Meloni». «C'è stato anche un incontro con i primi ministri dei partito conservatore, il primo ministro della Repubblica Ceca Fiala e il primo ministro polacco Morawiecki. I tre hanno discusso molto di questa questione e ritengo che sia stato un contributo molto importante e decisivo per lo sviluppo di una delle questioni più importanti della riunione di oggi», aggiunge Fitto.

 

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