Minacce a Meloni, FdI all'attacco. Giovine: Conte responsabile morale
Un'accusa politica precisa, circostanziata. Che ha già sollevato un vespaio di polemiche. E che acuisce lo scontro tra il principale partito della maggioranza di governo e il più importante movimento di opposizione. “Giuseppe Conte è ancora in tempo per smorzare i toni e svelenire il clima che ha portato ai violenti attacchi contro il presidente Meloni e la maggioranza di governo”. Parole perentorie, quelle pronunciate da Silvio Giovine, deputato di Fratelli d’Italia, all'agenzia di stampa AdnKronos.
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“È agghiacciante e preoccupa il clima di intolleranza che in questi giorni si sta diffondendo dalle piazze alla rete fino alle università. In ultima, le gravissime minacce ricevute sui social dal presidente Meloni, cui esprimo la più sincera solidarietà, vittima della campagna d’odio grillina sul reddito di cittadinanza che il governo vuole abolire”. L'esponente di Fdi, nella seconda parte della sua intervista, se possibile rincara ulteriormente la dose. “Una campagna d’odio fondata sulla difesa di una misura che non è stata utile a contrastare la povertà e non ha funzionato come strumento di inserimento nel mercato del lavoro, ma che è servita soltanto per scopi elettorali al Movimento Cinque Stelle che ha alimentato livore e tensione sociale, prendendosi gioco delle fasce più deboli della popolazione.
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Giuseppe Conte è ancora in tempo per smorzare i toni e svelenire il clima che ha portato ai violenti attacchi contro il presidente Meloni e la maggioranza di governo. O forse da mero incitatore vuole trasformarsi nel responsabile morale di qualcosa di più grave?”. Un interrogativo che fa riflettere. Perché, se è vero che il reddito di cittadinanza è la misura simbolo dei Grillini (e anche la loro assicurazione sulla vita di non andar mai sotto il 10% ed essere il primo partito in numerose zone del Meridione) è altrettanto evidente che, quella norma, andrebbe radicalmente rivista. Per aiutare, davvero, chi non ha altri mezzi di sostentamento e non può lavorare. E per evitare il proliferare delle truffe. Presenti a migliaia nelle cronache quotidiane.