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Fumata nera Pd-Italia viva, le tensioni in Toscana si abbattono sul congresso dem

Christian Campigli
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Un accordo ben lontano dalla sua conclusione. Una crescente tensione, che rischia di incidere e non poco sul prossimo bilancio. Una vicenda locale che ha enormi risvolti negli scacchieri nazionali del principale partito di sinistra italiano. La riunione tra i rappresentanti toscani di Pd e Iv non è andata affatto bene. Lontano dai microfoni e dalle dichiarazioni ufficiali, dai “guardiamo il bicchiere mezzo pieno” e “incontro interlocutorio, stiamo lavorando”, le posizioni di partenza non si son mosse di un solo centimetro. Il Partito Democratico non vuole che Titta Meucci diventi il nuovo Difensore Civico, ma soprattutto non vuol nemmeno sentire parlare dell'opportunità che sia Gabriele Toccafondi a sostituirla nel ruolo di assessore al comune di Firenze. È lo stesso renziano, in un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, ad indicare nel sindaco Dario Nardella l'artefice della sua bocciatura.

 

Il primo cittadino avrebbe telefonato al governatore Giani durante la riunione fiume di ieri pomeriggio e la bozza di accordo raggiunta con fatica verso le 16 e 45 sarebbe saltata in un amen. E qui il piano locale si trasforma in nazionale. Eugenio Giani ha infatti  lavorato a lungo per convincere Dario Nardella a non candidarsi per la segreteria del Pd e ad appoggiare Stefano Bonacini.

 

Un equilibrio fragile, che il Presidente della Toscana non vuole, in nessun modo, mettere a repentaglio. “Le loro dinamiche interne stanno bloccando la Regione – ci racconta un dirigente del Terzo Polo – Pare ci siano sei consiglieri del Pd pronti a non votare Toccafondi. Assurdo, visto il suo cv”. Una conseguenza diretta del mancato accordo è stato l'ennesimo annullamento (certificata dalla mail delle 17 e 56) della seduta della Prima Commissione, che si sarebbe dovuta tenere lunedì.

 

“L'associazione nazionale dei Difensori Civici è preoccupata che questa figura di garanzia sia utilizzata come merce di scambio per tenere insieme la maggioranza nella nostra regione – sottolinea il capogruppo di Fdi a Palazzo del Pegaso, Francesco Torselli -  Il governatore Giani e il Presidente del Consiglio Regionale Mazzeo dovrebbero tranquillizzare l'associazione, smentendo questa ricostruzione. Ma purtroppo non possono farlo perché l'associazione ha tristemente ragione. Ci rendiamo conto che la sinistra sta ridicolizzando la nostra regione agli occhi dell'intero Paese?”

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