processo open arms
Processo Open Arms, la richiesta di Salvini a Nordio sul fascicolo fantasma
l colpo di scena emerso nell’ultima udienza del processo Open Arms, potrebbe cambiarne le sorti. In un lungo post sui social Matteo Salvini, denunciando l’inerzia di 9 Procure, rivela l’importanza del fascicolo fantasma, il “giallo” sul materiale audio, video e fotografico che testimonierebbe l'attività di contatto tra Ong e persone terze, al vaglio dei suoi legali.
"Sono certo che il ministro Nordio approfondirà" ha scritto sui social Salvini che anticipa di avere allo studio con i suoi legali “delle iniziative importanti”. Salvini spiega che "le procure siciliane, quella di Roma e la procura militare sapevano che la ong spagnola Open Arms aveva intercettato (in acque libiche) un barcone di immigrati grazie alla soffiata di un soggetto ignoto e in grado di suggerire l'esatta posizione del barcone. Si trattava di uno scafista?. Il dubbio è lecito e i dati oggettivi fanno rabbrividire" sottolinea il vicepremier rivelando che i nuovi documenti potrebbero riscrivere la storia del processo. "Agosto 2019, ultime settimane del governo Conte 1. Solo ora - tre anni dopo! - siamo venuti a conoscenza che c'erano foto, video e registrazioni della ong, immortalata da un sottomarino della Marina italiana, che potrebbero riscrivere la storia di un processo dove rischio fino a 15 anni di carcere”.
Leggi anche: Open Arms, il giallo dell'informativa in mano a 8 procure e mai arrivata ai legali di Salvini
Poi la denuncia nei confronti della magistratura. “Le anomalie di quel salvataggio, compresi i dialoghi in spagnolo tra la ong e una persona a conoscenza dell'esatta posizione degli immigrati, erano sul tavolo di nove Procure ma gli atti non sono mai stati trasmessi ne' al Tar del Lazio (che bocciò il divieto di ingresso in acque italiane per la Open Arms), ne' ai miei difensori, ne' al Parlamento che decise di mandarmi alla sbarra, ne' al Gup. Lo trovo gravissimo - aggiunge -. E sono sorpreso che alcune cronache giornalistiche, oggi, tentino di minimizzare (se non censurare o addirittura alterare) una notizia simile. Sono certo che il Guardasigilli Carlo Nordio saprà approfondire una vicenda che appare francamente grave e scandalosa. Per quanto mi riguarda, con i miei legali stiamo studiando iniziative molto importanti. Avanti, a testa alta, convinto che difendere l'Italia non sia solo un diritto ma un preciso dovere" conclude il vicepremier.