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Frana a Ischia, Pichetto Fratin: fondi stanziati e mai spesi dalla Regione Campania

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Fondi per Ischia stanziati dal governo Berlusconi e mai spesi dalla Regione Campania. Il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, svela a Il Giornale la presenza di un documento che attesta lo stanziamento di oltre 3 milioni di euro mai spesi per la messa in sicurezza del territorio dell'isola campana. I fondi sono stati stanziato nel lontano 2010 dal governo Berlusconi ma la Regione Campania non ha fatto partire neppure un cantiere. "Scusi, vuole mettere in galera qualche sindaco?", chiede provocatoriamente Il Giornale al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, dopo le polemiche su una sua dichiarazione in tal senso rilasciata nell’immediatezza della tragedia di Ischia. Il ministro ribatte affermando che «qui si passa da un estremo all’altro, dal tutti colpevoli al nessun colpevole, ma così non andiamo da nessuna parte, seguiamo solo l’onda dell’emozione».

Per Fratin, «La tragedia di Ischia tocca almeno due grandi questioni: l’abusivismo e la lentezza esasperante delle procedure. Ho qui un documento del mio ministero che reputo sconvolgente: c’è scritto che il 12 novembre 2010 il governo Berlusconi assegnava alla Regione Campania 3 milioni e centomila euro "alla riduzione dell’erosione e alla stabilizzazione dei versanti nel Comune di Casamicciola Terme". Dopo dodici anni non c’è nemmeno un progetto, non è che l’opera sia stata avviata, non c’è nulla di nulla. C’erano norme così complicate da bloccare per tanto tempo la realizzazione di interventi indispensabili? C’era il timore di firmare un atto che poneva delle responsabilità? O forse c’è stata inerzia? Stiamo ricostruendo l’iter di questa storia disgraziata. Nel frattempo, ci sono stati non so più quanti governi, di diverso orientamento».

 

 

 

Che soluzione propone per il futuro? «Se qualcuno non fa la sua parte entro un tempo ragionevole, sei mesi per un progetto, allora devi poterlo sostituire. Non posso rimanere appeso ai misteri della burocrazia, ai rimpalli, al benaltrismo per cui c’è sempre da qualche altra parte una fantomatica soluzione migliore. E se poi si trova che qualcuno, e sia chiaro parlo in generale, non ha fatto il suo dovere, allora si abbia il coraggio di punirlo». 

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