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Giorgia Meloni sulla manovra di Bilancio: crescita e giustizia sociale

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Una manovra che non strizza l’occhio al consenso ma pianifica i conti dello Stato esattamente come farebbe una famiglia. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si dice soddisfatta della legge di bilancio che, dice, «risponde a scelte politiche» ed è arrivata ampiamente nei tempi previsti: «Un mese fa giuravamo. In un mese abbiamo presentato la legge di bilancio». La manovra vale in totale 35 miliardi di euro. 21 di questi andranno sotto forma di credito d’imposta alle imprese per affrontare il caro energia. 9 miliardi ad ampliare la platea delle famiglie che potranno usufruire degli aiuti dello Stato nel calmierare le bollette. Il tetto Isee passa da 12mila a 15 mila euro annui.

Crescita e giustizia sociale sono le direttrici della manovra, dice Meloni. «Abbiamo avuto il coraggio di fare scelte impopolari», ha aggiunto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Da questo punto di vista risaltano due scelte. Quella sul Reddito di cittadinanza e quella sulla rivalutazione delle pensioni. Meloni ha richiamato le dichiarazioni di Giuseppe Conte sul Reddito di cittadinanza. «Vedo forze politiche che chiamano la piazza, va bene tutto però vorrei sapere se chi lo ha pensato lo ha immaginato come uno strumento dello Stato per occuparsi delle persone dai 18 ai 60 anni. C’è gente che lo prende da 3 anni: evidentemente non ha funzionato o per alcuni italiani deve andare all’infinito? Io credo che lo Stato debba occuparsi di loro, aiutandoli a trovare un posto di lavoro».

 

 

 

Sul piano dei contenuti, e delle coperture, i due temi centrali della manovra sono il «cuneo fiscale e la famiglia». «Se non ci rimettiamo a fare i figli in questa nazione, niente reggerà», ha detto il presidente del Consiglio. Sui contenuti della manovra Meloni risponde alle opposizioni. «Letta dice che difenderà in piazza il Reddito di cittadinanza? Se non vado errato alla prima versione del Reddito di cittadinanza votarono contro anche loro. E capisco Conte che faceva campagna elettorale dicendo agli italiani che, grazie al superbonus, ristrutturavano casa "gratuitamente"...C’è un buco nelle casse dello Stato di 40 miliardi...Gratuitamente chi? Lo Stato non fa mai niente di gratuito, sono sempre soldi degli italiani».

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