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Sondaggio bomba di Masia, sorpresa tra i leader: Meloni e Salvini, cosa cambia

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Dall'ultimo sondaggio politico di Emg-Different presentato da Fabrizio Masia lunedì 14 novembre emergono dati che fanno pensare a un consolidamento del risultato elettorale del 25 settembre, ma non mancano elementi a sorpresa. Nel corso di Agorà, su Rai 3, il sondaggista fotografa le intenzioni di voto a quasi due mesi dalle elezioni politiche. "Fratelli d'Italia consolida la sua forza e supera abbondantemente Il 28%, ricordiamo che  poche settimane fece il 26%", afferma Masia. 

 

Il secondo partito è sempre il Movimento 5 Stelle che "sta continuando la sua crescita" ed è dato al 17,7 per cento, meglio di due decimali rispetto a sette giorni fa. E dello 0,2 cala il Pd che scende al 16,7 per cento: "Il Partito Democratico consolida le sue difficoltà, che non a caso vengono percepite da Enrico Letta e da tutta la dirigenza che vuole accelerare il processo verso il congresso". Tra gli altri risultati una lieve flessione per l'asse tra Carlo Calenda e Matteo Renzi e per Forza Italia, mentre cresce la Lega: +0,3 per cento e si attesta all'8,9. 

 

Un elemento di discontinuità arriva dall'indice di gradimento nei leader. La fiducia nella premier Giorgia Meloni vede un calo di tre punti dal 51 al 48 per cento. Un dato che non deve rappresentare un campanello d'allarme per la leader di FdI, sottolinea Masia, dal momento che ora Meloni sta parlando più all'elettorato di centrodestra e ha una forza minore l'ondata di apprezzamento, anche da parte di elettori di sinistra, per la novità storica di una donna al governo. Insomma, il "consenso si sta concentrando sull'elettorato" di riferimento.

 

Seguono Luca Zaia, Giuseppe Conte, Stefano Bonaccini e Silvio Berlusconi. Salvini invece è in "crescita netta" e sale di tre punti (29 per cento) "probabilmente per le ultime posizioni, in linea con la sua visione politica", soprattutto sulla crisi dei migranti e delle Ong. In testa alla classifica c'è Mario Draghi (55 per cento) mentre in coda si vedono segnali di risveglio di Renzi che cresce di un punto (18 per cento): "Penso che sia il dato più alto nell'ultimo anno", sottolinea Masia. 

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