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Malumore nel M5S, scossoni nella comunicazione: ecco la sforbiciata

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Scossoni all’interno del Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte. Ilaria Loquenzi dentro, Andrea Cottone fuori: i grillini si riorganizzano in Parlamento ma molti della vecchia guardia di comunicazione e legislativo sembrano dover rimanere fuori. Nessuna ufficialità ma le voci restano insistenti. E il taglio del numero dei parlamentari, in questo senso, gioca a favore della sforbiciata. In tanti, fra i dipendenti, il cui contratto è scaduto il 12 ottobre scorso, sono ancora in attesa di capire se avranno un rinnovo. Pare riguardi soltanto una decina di loro. Il «malumore» si fa sentire anche se negli ambienti pentastellati tutti riconoscono al M5s di aver lavorato bene fino ad ora. 

 

 

Intanto, stamane ha parlato con l’Agi lo ‘storico’ Nick il nero. «Il Movimento 5 stelle lo hanno stravolto e non è una questione di soldi. M5s mi scorre nelle vene ma non c’è più e non saprei nemmeno per chi votare la prossima volta alle politiche», ha detto Nicola Virzì, all’indomani della rivoluzione - annunciata da settimane soprattutto alla Camera - per cui molti comunicatori pentastellati non vengono riconfermati. Sovrannumero? «Forse ma non è questo il modo», ha detto a proposito del fatto che nessuno è stato avvisato del fatto di essere lasciato a piedi. Agli albori del Movimento il rapporto comunicazione/eletti era rovesciato: erano gli addetti stampa dei gruppi a dettare la linea ai parlamentari e a decidere chi dovesse ‘metterci la faccia’ in tv.

 

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