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“Utilità pari a zero, scelta incredibile”. Interrogazione a Borrell sul nuovo ruolo di Di Maio
Ancora polemica su Luigi Di Maio e la possibilità che diventi inviato dell’Unione Europea nel Golfo Persico. L’eurodeputato della Lega Paolo Borchia, responsabile federale per la Lega nel mondo, ha depositato «un’interrogazione a Josep Borrell, Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, affinché spieghi quali sono i punti in base ai quali si ritiene che il curriculum vitae di Luigi Di Maio sia adeguato per essere proposto per una posizione simile», quella di inviato speciale dell’Ue nei Paesi del Golfo. «Apprendiamo dagli organi di stampa - non nasconde lo stupore Borchia - che Luigi Di Maio, ex ministro degli Esteri, fuori dal governo italiano per aver perso le ultime elezioni politiche e probabilmente attualmente inoccupato, sarebbe in corsa per la carica di inviato speciale dell’Unione europea nel Golfo Persico per occuparsi di energia e gas».
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«La notizia, se fosse fondata, avrebbe dell’incredibile se non altro perché sfuggono ai più i requisiti che lo renderebbero idoneo a ricoprire questo ruolo tanto rilevante quanto delicato. Utilità di Di Maio in quel posto, ricordiamoci che aveva anche fatto arrabbiare i sauditi per questioni di armi, rischierebbe di essere pari a zero, il che significa che non lo manderebbero certo per farlo lavorare», ha sbottato l’esponente leghista.
Intanto oggi è ritornato alla carica pure Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, che già negli scorsi giorni aveva strabuzzato gli occhi per le indiscrezioni su Di Maio: «Ho presentato una interrogazione parlamentare al governo sulla notizia che l’ex ministro Luigi Di Maio sia tra i nomi in lizza per la nomina da parte del Commissario UE Borrell per l’incarico di Commissario nel Golfo Persico, con un ruolo per quanto riguarda le forniture energetiche. Di Maio è stato in questi anni al centro di numerose polemiche, non solo perché prima di entrare in Parlamento non aveva avuto alcun percorso politico o professionale rilevante ma anche perché in diverse occasioni si è esposto e ha esposto il nostro Paese a figuracce internazionali. Ora, dopo aver abbandonato i grillini, aver fondato un nuovo partito dal quale si è subito dimesso dopo aver fallito la rielezione, verrebbe premiato in un ruolo internazionale senza averne alcun merito. Ho chiesto quindi di sapere quali siano i criteri per cui sia stato ipotizzato il nome di Di Maio e quali competenze lo stesso abbia in materia di energia e se non si ritenga di intervenire facendo presente che il nostro Paese potrebbe mettere a disposizione figure ben più qualificate».