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Forza Italia, i figli di Berlusconi mettono mano al portafoglio. Cosa spunta dai contributi

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Forza Italia è definito da sempre un partito "personale", ma in realtà  sarebbe più giusto parlare di famiglia. Infatti, quando non ci pensa il fondatore Silvio Berlusconi in prima persona, a salvare i conti del partito ci pensano i figli. Il Cavaliere, ava da sé, resta il principale finanziatore: dal 2014 ha sborsato di tasca propria quasi 100milioni di euro. Ma tra i contributi percepiti dal movimento azzurro nel 2022 e resi pubblici in base alla cosiddetta legge spazza corrotti, spicca, l’obolo di 50mila euro versato il 2 agosto scorso dalla ’Finanziaria d’investimento Fininvest spa' con sede a Roma, in Largo del Nazareno. Giusto due mesi prima, il 14 giugno, il Biscione aveva donato la stessa cifra, confermandosi il principale "sostenitore" forzista.  Sempre Fininvest, un anno fa, l’11 febbraio, aveva staccato un assegno di 100 mila euro; idem nel 2020, il 3 febbraio, e altre 100 mila euro nel 2019, il 15 luglio. Per un totale, ad oggi, di 400 mila euro.

 

Quest’anno in soccorso delle finanze di Fi sono arrivati pure, per la prima volta tutti insieme, i cinque figli del Cav con 100mila euro a testa, riporta Adnkronos. La primogenita Marina, Pier Silvio, Eleonora e Luigi hanno fatto il loro versamento il 16 agosto scorso, mentre Barbara ha fatto la sua ’donazione' il 22, sempre dello stesso mese. Stavolta è’ mancato all’appello Paolo, il fratello dell’ex premier, che però non ha fatto mancare il suo apporto in passato: 100 mila euro l’8 maggio del 2019 più la concessione di un pegno in titoli di 4 milioni di euro, come certificato dal bilancio chiuso al 31 dicembre dello stesso anno. Per la precisione, Luigi, il più piccolo, già il 21 settembre dell’anno scorso aveva contribuito alla causa con 100 mila euro.

 

Carte alla mano, solo nel 2022, la famiglia Berlusconi è arrivata a sborsare complessivamente 500 mila euro. Un vero e proprio tesoretto, in tempi di magra post abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, ma soprattutto plastica rappresentazione di quanta parte ormai i figli del Cavaliere (rimasto, di fatto, l’unico proprietario della sua creatura politica) abbiano all’interno del partito, a cominciare dalla gestione delle casse.

 

Secondo l’ultimo bilancio, chiuso al 31 dicembre 2021, Fi presenta conti in lieve miglioramento ma sempre in rosso, con un disavanzo di 340mila 490 euro ed è debitrice verso ’altri finanziatori', ovvero lo stesso Berlusconi, per oltre 92milioni di euro. Tutti garantiti attraverso fidejussioni personali. A pesare notevolmente sulle finanze, raccontano, anche l’irrisolto problema dei morosi, ovvero di tutti quei deputati, senatori e consiglieri regionali, che non pagano regolarmente le quote dovute (900 euro al mese), una vera e propria gatta da pelare che ha comportato un ’buco di cassa' di almeno 2 milioni di euro, visto che un parlamentare su tre non pagherebbe gli arretrati

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