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Migranti, Meloni critica i medici: "La decisione sugli sbarchi è bizzarra"

Dario Martini
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Il governo è molto irritato per quanto è accaduto a Catania, dove martedì sera sono stati fatti sbarcare tutti i 247 migranti ancora a bordo delle navi Geo Barents e Humanity 1. Interviene direttamente il presidente del Consiglio Giorgia Meloni: «Non è dipesa dall'esecutivo la decisione dell'autorità sanitaria di far sbarcare tutti i migranti presenti sulle navi Ong, dichiarandoli fragili sulla base di possibili rischi di problemi psicologici. Scelta, quella dell'autorità sanitaria, che abbiamo trovato bizzarra».

L'autorità sanitaria in questione è l'Usmaf, l'Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera, che fa capo al ministero della Salute, e ha il compito del controllo sanitario sui passeggeri e sulle merci che transitano attraverso i punti d'ingresso transfrontalieri. Meloni utilizza l'aggettivo «bizzarro» alla luce di come si sono svolti i fatti. I medici dell'Usmaf domenica avevano già fatto una prima «selezione», termine su cui Pd e Sinistra italiana hanno sollevato un polverone di polemiche. Quando le due navi hanno attraccato nel porto del capoluogo etneo è stato notificato ai comandanti il decreto di sbarco temporaneo firmato dai ministri Piantedosi (Interno), Salvini (Infrastrutture) e Crosetto (Difesa), in base a cui sono stati fatti scendere i fragili, le donne e i bambini. In tutto 501 persone individuate dagli operatori sanitari dell'Usmaf. Gli altri sono dovuti restare a bordo. Poi, martedì, i medici sono risaliti sulle due imbarcazioni, ribaltando la decisione presa 48 ore prima. I 247 ancora bordo sono stati dichiarati tutti a rischio psicologico. Di fatto, la decisione dell'Usmaf ha reso vana la nuova linea stabilita dal governo in tema di immigrazione, che mira ad accogliere solo le persone veramente in difficoltà. Se dopo tre giorni fermi in un porto tutti i migranti vengono classificati «a rischio» tanto vale farli sbarcare subito. A Meloni risponde il presidente dell'Ordine nazionale dei medici Filippo Anelli: «La presidente del Consiglio reputa "bizzarra" la decisione dei medici di far sbarcare tutti i migranti dalle navi Ong? Lasciamo fare le diagnosi a chi ha le competenze, la politica faccia il suo mestiere. Un medico agisce in scienza e coscienza, quindi da parte mia c'è piena fiducia nell'operato dei sanitari».

Meloni spiega qual è la ratio dei decreti di sbarco temporaneo: «A bordo di queste navi non ci sono naufraghi ma migranti: le persone sono salite a bordo in acque internazionali trasbordando da altre unità navali di collegamento e la nave che li ha presi incarico è attrezzata ed equipaggiata per ospitarli e provvedere a tutte le loro esigenze di accoglienza. Giuridicamente, dunque, non parliamo di naufraghi, qualifica che ricorrere invece in regime di Sar (le zone "Search and rescue", ovvero di ricerca e salvataggio ndr). Siamo solo all'inizio del lavoro e c'è ancora molto da fare, anche per contrastare decenni di propaganda immigrazionista che si è sedimentata ad ogni livello e che sovrappone il piano della protezione ai profughi con il controllo dei flussi migratori». Intanto, la Ocean Viking, della Ong Sos Mediterranee, prosegue nel suo viaggio verso Marsiglia, dopo che martedì il ministero dell'Interno francese ha dato la propria disponibilità ad accoglierla. Decisione accolta con «sentito apprezzamento» da Palazzo Chigi. Ieri, il dietrofront per il momento solo a parole- di Parigi: «La Ocean Viking si trova attualmente nelle acque territoriali italiane ed è destinata ad essere accolta in Italia. Ci sono regole europee chiare. Vogliamo che l'Italia rispetti i suoi impegni», dichiara il portavoce del governo francese, Olivier Véran. Interviene anche la Commissione Ue che insiste affinché quei migranti siano accolti dall'Italia: «Devono sbarcare subito nel porto più vicino».

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