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Il ministro Guido Crosetto inchioda l'Europa: sui migranti non può voltarsi dall'altra parte

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Emergenza immigrazione, Guido Crosetto inchioda l'Europa. L'Unione non può continuare a lavarsi le mani di fronte all'emergenza di centinaia di migliaia di persone che ogni anno sbarcano sulle coste del nostro Paese. Il ministro della Difesa chiede a Bruxelles di prendersi le sue responsabilità regolando il flusso migratorio e smistando gli arrivi tra i vari Paesi europei. «L’Europa non può più voltarsi dall’altra parte». Intervistato dal Messaggero, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, difende le scelte del governo sui migranti: «Siamo nel giusto, vogliamo obbligare Bruxelles a regolare i flussi» afferma. Per Crosetto, «l’Italia in questa fase ha dimostrato di saper coniugare il rigore con l’umanità, l’accoglienza dei deboli con la volontà di ragionare sul problema dell’immigrazione clandestina. Vogliamo obbligare, forzare, l’Unione europea a non voltarsi dall’altra parte e a prendere una decisione seria, razionale, definitiva che tenga conto delle regole, della realtà, della possibilità concreta di accogliere le persone dandogli una possibilità di integrarsi, senza finire nel baratro dello sfruttamento, della povertà, dell’alienazione».

 

 

 

«Far scendere i migranti a terra, infischiandosene di quello che sarà il loro destino non è un modo serio di occuparsi di loro ma solo una scelta per lavarsi la coscienza senza fare nulla. L’integrazione non si fa cosi, non si fa sotto pressione. Anche il Vaticano ha evidenziato che l’Italia non va lasciata sola. Bisogna impedire ai trafficanti di lucrare sulle vite umane: dietro a ogni partenza dall’Africa ci sono migliaia di euro pagati a trafficanti e scafisti. E, allo stesso tempo, va costruito un percorso giuridico per regolamentare i flussi migratori. È arrivato il momento di mettere la parola fine a questa drammatica querelle che si trascina da anni».

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